Un impianto gonfiabile, iniettabile direttamente nella colonna vertebrale, potrebbe fornire sollievo a lungo termine dal dolore cronico ai pazienti con paralisi o Parkinson. Una sorta di stimolatore elettrico che riesce a segnalare al cervello di «smettere di percepire il dolore». Una tecnologia innovativa, messa a punto dai ricercatori dell’Università di Cambridge, che porta la firma, tra gli altri, di un giovane e brillante medico italiano, il dottor Damiano Barone. L’importante innovazione tecnica è stata presentata con un articolo sulla rivista New Scientist.
Il dottor Barone è un caso lampante di “fuga di cervelli” dall’Italia. Laureatosi a Napoli nel 2009 è subito dopo approdato all’università di Cambridge come neurochirurgo. Dall’Italia all’Inghilterra per ottenere il giusto riconoscimento professionale e soprattutto per poter fare ricerca medico-scientifica ad un certo livello. «La stimolazione del midollo spinale per controllare il dolore cronico nel corpo, nelle braccia o nelle gambe non è una novità, ma la sua efficacia è stata ostacolata da problemi di praticità. – afferma Damiano Barone dell’Università di Cambridge – Affinché tali dispositivi funzionino bene, devono avere fino a 32 elettrodi che si avvinghiano al midollo spinale. Ciò richiede un impianto relativamente grande, largo circa 12 millimetri, che presuppone un intervento chirurgico complesso in anestesia generale. Comporta anche rischi, come danni al midollo spinale, e la rimozione di parte della colonna vertebrale, fattori che potrebbero superare i benefici di un tale impianto».
Ora, Barone ei suoi colleghi hanno sviluppato un dispositivo gonfiabile che richiederebbe solo un intervento chirurgico minimo in anestesia locale. È un dispositivo fatto di «plastica ultrasottile e fogli di oro puro, che si arrotolano fino a uno spessore inferiore a due millimetri, così piccolo che può stare dentro un ago di dimensioni moderate». Il dottor Barone è legato anche al Molise, in quanto è il figlio del già direttore regionale dei Vigili del fuoco del Molise, appunto, l’ingegner Antonio Barone. Al dottor Barone le congratulazioni della nostra redazione.