“L’impianto di compostaggio previsto in località Sprondasino trasformerà il materiale organico in compost, inoltre, dalle notizie in mio possesso non provocherà fumi e odori nocivi per la salute. E’ questo un progetto che l’attuale amministrazione ha trovato sul tavolo nel momento in cui si è insediata visto che a seguire l’iter iniziale è stato chi ci ha preceduto. Posso aggiungere che il Comune ha offerto solo un parere di licenze edilizie, il resto è stato vagliato dalla struttura della Regione Molise, dall’Arpa e Provincia”.
Roberta Ciampittiello, sindaco di Civitanova del Sannio, conferma la realizzazione di un impianto per il compostaggio di biomasse selezionate che fa capo alla società ‘Energia Verde srl’ di Isernia il cui amministratore delegato è Paolo Vacca, già presidente dell’associazione industriali del Molise. Il progetto è stato depositato presso la Regione Molise (Direzione area Seconda – Servizio valutazioni ambientali) nel 2016. L’impianto, i cui lavori di sbancamento sono iniziati da poco, nascerà nelle vicinanze di un’area Sic del fiume Verrino – in un ex cementificio – laddove il corso d’acqua affluisce nel Trigno. L’opera – stando a quanto riportato nel documento progettuale preliminare depositato in Regione – prevede lo “smaltimento di rifiuti non pericolosi con una potenzialità di trattamento pari a 21.000 tonnellate all’anno in grado di produrre compostato misto da utilizzare in agricoltura”.
Gli interventi strutturali annunciano la realizzazione di una palazzina per gli uffici, una pesa a ponte interrata, un locale tecnico per le apparecchiature e dispositivi a media tensione, un serbatoio diesel-tank della capacità di 5000 litri, un complesso per i trattamenti dove si svolgono le principali attività produttive, un magazzino, blocco depuratore, comparto lavorazione lignocellulosico all’aperto, una cabina Mt/Bt.
Le ricadute occupazionali, da quanto è dato sapere, saranno inferiori a dieci unità, mentre il primo cittadino di Civitanova dichiara che a breve verrà convocata un’assemblea pubblica che avrà il compito di chiarire i dubbi sulla mission dell’impianto.
“Chiamati a partecipare – dice Ciampittiello – cittadini, il presidente della Regione Molise, i comitati e i responsabili della società Energia Verde. Il tutto allo scopo di favorire un’operazione trasparenza in merito ad un eventuale impatto ambientale nonché in termini di salute, senza trascurare le possibili ricadute economiche sul territorio”.
La notizia, ormai di dominio pubblico, ha sollevato l’attenzione di vari Comuni limitrofi. E’ il caso di Poggio Sannita, ma anche di Bagnoli del Trigno, Pietrabbondante e Agnone che vogliono vederci chiaro. Proprio ad Agnone una vicenda analoga contribuì a far cadere l’allora maggioranza guidata da Lorenzo Marcovecchio intenzionata a impiantare una centrale a biomasse al confine con il Comune di Belmonte del Sannio.
Da quanto capito, si trattava di un’opera totalmente diversa da quella di Civitanova del Sannio, ma questo dovrà essere confermato, carte alla mano, dalla società ‘Energia Verde srl’, mentre alla politica il compito di vigilare affinché il territorio dell’alto Molise venga tutelato senza tentennamenti di sorta.