Immobili comunali da valorizzare. Sono diversi quelli censiti dall’amministrazione nelle cui intenzioni c’è la volontà di affittarli e, in qualche caso, venderli. Si va dal Mercato coperto in via de Gasperi, a Palazzo Santa Chiara in corso Garibaldi, all’ostello Palazzo di Città in Piazza Plebiscito. Nel piano pubblicato sul sito del Comune compaiono anche l’Italo Argentino, lo Chalet Belsito, il rifugio di Pietra del Melo, il mattatoio e l’area pic-nic di Montecastelbarone.
Sulla carta si tratta di strutture appetibili che in realtà hanno bisogno di manutenzione ordinaria e straordinaria per renderle accessibili. Immobili per lo più chiusi da anni (vedi ad esempio: Chalet, Ostello, rifugio e Mercato coperto) e sui quali bisognerebbe investire somme ingenti.
Il tema è arrivato sui banchi del Consiglio comunale dove il consigliere di minoranza Vincenzo Scarano ha accusato la giunta di non “avere idee o proposte valide sul da farsi”. Da registrare come nei mesi scorsi qualche imprenditore si è fatto avanti con progetti anche di una certa importanza (vedi Museo della Bilancia della famiglia D’Aloise), ma, al momento, non ci sono state risposte.
“La destinazione dei beni si fa con il bando. Le procedure verranno scelte con oculatezza sulla base del Codice degli appalti. Certo è che si cercherà di raggiungere un duplice obiettivo: incassare l’affitto e conseguire la messa in sicurezza, l’adeguamento delle varie strutture” fa sapere l’assessora al Bilancio, Amalia Gennarelli.
“Bisogna dire ai cittadini cosa vuole fare il Comune. Vuole accontentarsi dell’affitto e quindi del minimo sindacale, o vuole investire? Si vuole essere compartecipi e come ci vuole investire? – chiede ancora Scarano -. Come gruppo politico non possiamo condividere la semplice ricognizione dei beni pubblici così come è stata fatta”.
“Ad una offerta non si dice no – ha rimarcato il sindaco Daniele Saia – il problema è piuttosto che mancano le proposte. Il compito dell’opposizione non è solo quello di fare critiche legittime, ma anche di avanzare proposte che la maggioranza valuterà. Visto che ci si appresta a fare dei bandi, se la minoranza ha delle idee, la maggioranza sarà ben lieta di esaminarle”.