«Anche la persona più piccola può cambiare il corso del futuro». La citazione, celeberrima, è tratta da “Il signore degli anelli“, il capolavoro immortale di Tolkien. E ben rappresenta quello che è accaduto ad Agnone, dove purtroppo non ci sono hobbit, ma per fortuna bambini in grado di far ragionare gli adulti. «Quello che mi ha veramente convinto sono state le parole di mio nipote: nonna ti prego fai il vaccino». La storia, quasi commovente, arriva da Agnone, dove una signora del posto, dopo quasi due anni di pandemia, aveva ancora paura di sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid.
Una bella pagina di cronaca sanitaria, se vogliamo, perché scritta da un bambino, a dimostrazione che i più piccoli, disciplinati a scuola con le mascherine e le sanificazioni, hanno forse compreso più degli adulti l’importanza della prevenzione e la drammaticità del periodo storico attuale. Fidarsi dei medici e della scienza, superando le paure e le sciocchezze propalate sui social. Questo è l’insegnamento che arriva da un bambino di Agnone, che probabilmente meriterebbe, per questo suo gesto di persuasione, una onorificenza da parte del presidente della Repubblica.
«Non sono una no vax, lungi da me pensare che dietro il covid ci sia un complotto mondiale, oppure una sperimentazione di massa. Avevo semplicemente paura delle reazioni avverse. – spiega la donna agnonese – Ero e sono semplicemente spaventata, perciò non capisco l’accanimento stupido di alcuni hooligans vaccinati verso i non vaccinati. Mi sembrano tante cassandre che stanno lì a gufare contro i non vaccinati. L’essere umano è fatto anche di paure a volte inspiegabili, ancestrali. Perciò ci vuole la persuasione, non le aggressioni. Quello che mi ha fatto decidere, e come vedete ce ne ho messo di tempo, è che ad oggi avevo raggiunto il fondo delle paure: cioè la paura di ammalarmi sovrastava quella del vaccino. Ad ogni starnuto o colpo di tosse andavo nel pallone. Ma quello che mi ha veramente convinto – ribadisce la nonna – sono state le parole di mio nipote: nonna ti prego fai il vaccino, non voglio perdere una nonna. Perciò tutela di me stessa e rispetto per chi mi vuole bene, che non vorrei far soffrire per nulla al mondo».
Adolfo Corropoli