«Ieri mattina per portare i bambini a scuola è stata un’odissea, come minimo si doveva garantire una percorribilità delle strade adeguata, visto che nella notte ci sono stati altri accumuli di neve, e poi andava ripulita la neve antistante la scuola e Piazza del Popolo perché non si può lasciare la propria auto parcheggiata». E’ uno dei messaggi lasciati sulla pagina social del sindaco di Agnone da una mamma che ha avuto enormi difficoltà nell’accompagnare i propri figli a scuola. Nella giornata di ieri infatti, a differenza di quanto fatto in altri Comuni, le scuole ad Agnone sono rimaste aperte. Il problema è che il piano neve messo in campo dall’amministrazione comunale non è stato all’altezza della situazione, stando almeno alle numerose recriminazioni piovute sul profilo social del sindaco.
«Era una vergogna, io che abito a due passi, è stato un incubo a piedi camminando appiccicati alle auto che passavano e slittavano» si legge in un altro commento. E ancora: «Per non parlare della situazione su a Sant’Onofrio. Non siamo riusciti a uscire con la macchina per portare i bimbi a scuola e ancora sto aspettando per poter venire a lavorare». «Sono indispettito perché la neve era stata preannunciata e nonostante tutto paghiamo l’incompetenza dell’amministrazione comunale» va giù duro un altro commentatore. «Bravo sindaco Daniele Saia, – commenta sarcastico un altro cittadino – che hai mantenuto le scuole aperte con le strade impraticabili». «Sindaco la scuola è sempre regolarmente aperta, ma ripulire le strade di accesso e gli spazi antistanti alla scuola neanche a pensarci, troppo difficile» accusa un altro. E solo la sera prima il sindaco Saia, nel corso dell’ormai consueto videomessaggio alla popolazione finalizzato a dare aggiornamenti sull’emergenza sanitaria, aveva promesso: «Nonostante il maltempo le scuole resteranno aperte e ci adopereremo per avere tutte le strade sgombre dalla neve e permettere la circolazione di tutti i mezzi».
Una promessa che pare non sia stata mantenuta, stando almeno alla recriminazioni di tanti genitori. Sulla questione, per garantire la par condicio, abbiamo chiesto spiegazioni al consigliere comunale delegato Mario Petrecca. «In due giorni abbiamo speso circa ventimila euro per il piano neve, con quindici mezzi operativi. Facciamo il possibile con i mezzi e gli uomini a nostra disposizione, ma i miracoli non siamo ancora in grado di farli». E in particolare sulla questione legata alla scuole il consigliere comunale precisa: «I nostri mezzi hanno effettuato lo sgombero davanti alle scuole, mentre non è stato possibile farlo nei viali interni agli edifici scolastici, perché i cancelli erano chiusi e non potevamo certo forzarli. Inoltre, già da tempo abbiamo consegnato alle scuole dei sacchi di sale e delle pale per pulire almeno due metri di strada e permettere l’accesso. In merito ai parcheggi, invece, ricordo che c’è un’ordinanza del sindaco che vieta la sosta durante il maltempo, proprio per evitare che si accumuli neve e le strade si stringano ancor di più. Nessuno ha tolto l’autovettura e i mezzi spazzaneve non possono accostarsi più di tanto, proprio per non danneggiare i veicoli in sosta.
Cosa avremmo dovuto fare, fa fare i verbali dalla Polizia municipale a tutti gli agnonesi? Posso capire che non tutto è andato alla perfezione, ma non accetto le critiche fatte tanto per denigrare l’amministrazione. – precisa Mario Petrecca – Bisogna capire che ci sono delle priorità: la caserma dei Carabinieri, la Polizia stradale, i Vigili del fuoco, l’ospedale devono essere sbloccati prima di tutti, per intuibili ragioni legate anche alla sicurezza, come anche le contrade di Agnone per garantire la circolazione. Poi si passa al resto, al centro storico ad esempio, ma sempre secondo una scala di priorità e usando il buonsenso. In questi due giorni, lo ripeto, abbiamo avuto impiegati quindici mezzi. Per la prima volta abbiamo fatto pulire i marciapiedi lungo le strade principali, usando una turbina. Pretendere però che l’operaio del Comune lavori h24 o che venga a spalare anche dentro il vialetto di casa mi pare davvero troppo. – chiude Petrecca – Basta prendere una pala in mano… fa anche bene alla salute».