Una giornata in compagnia, al lavoro per un’ottima causa: salvare la vita a centinaia di anfibi, soprattutto salamandre e salamandrine, ma anche a tanti altri piccoli animali vittime della strada. Si può raccontare così, in estrema sintesi, l’iniziativa di volontariato ambientale organizzata anche quest’anno da Parco Nazionale della Maiella, WWF Chieti-Pescara, Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro e Societas Herpetologica Italica sezione Abruzzo e Molise, significativamente intitolata “Una strada per le salamandre”, evento inquadrato anche nell’iniziativa erpetologica internazionale “Save the Frogs”. Una spiegazione è necessaria: gli anfibi, numerosi in quest’area, durante la stagione riproduttiva si spostano verso l’acqua e per farlo devono attraversare il nastro d’asfalto che taglia a metà il bosco che questi piccoli animali frequentano da migliaia di anni.
La via è la provinciale 164 che collega Gamberale a Palena. Anni fa la Provincia, sfruttando intelligentemente somme avanzate dal ribasso d’asta per lavori di manutenzione, ha realizzato, nei tratti maggiormente interessati dal passaggio degli anfibi (in un territorio protetto, è bene ricordarlo, la tutela della natura è una priorità assoluta), alcuni sottopassi stradali che possono essere utilizzati dalla piccola fauna per attraversare la carreggiata senza rischiare di restare schiacciata. Altri sottopassi li ha realizzati direttamente il Parco e altri ancora il Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro che in quella stessa area gestisce la Riserva Naturale Statale “Quarto Santa Chiara”.
Il problema è, ovviamente, quello di fare in modo che gli animali utilizzino soltanto quei passaggi. Qui entrano in gioco i volontari che domenica hanno installato barriere mobili su entrambi i lati dalla provinciale sistemate in modo da convogliare gli anfibi e qualsiasi altro animaletto voglia attraversare, verso i sottopassi. È stato un impegno intenso, di gran lena, dalle 10 sino al primo pomeriggio, preceduto da una breve escursione nel bosco dove i volontari hanno incontrato numerose salamandre pezzate pronte alla migrazione e che saranno salvate dalle barriere.
Foto di Laura Astrogolo e Cristina Di Franco