Gli istituti scolastici superiori di Agnone penalizzati dall’isolamento territoriale dovuto principalmente alla chiusura al traffico del viadotto sul Sente. La viabilità che non c’è, come la famosa isola, causa danni non solo economici all’Alto Molise, ma anche culturali e sociali. L’ulteriore prova di questo pericoloso meccanismo innescato dalla scarsa viabilità che serve l’area interna del Molise arriva dal mondo scolastico, precisamente dall’istituto comprensivo di Castiglione Messer Marino.
La scuola abruzzese ha rappresentato negli anni un naturale bacino di utenza in grado di alimentare, con decine di iscrizioni ogni anno, la popolazione scolastica degli istituti superiori di Agnone. Il liceo scientifico, ma soprattutto l’industriale e meglio ancora l’alberghiero, hanno da sempre attratto gli alunni da Castiglione Messer Marino e dagli altri centri dell’Alto Vastese. Da qualche anno, guarda caso da quando è chiuso al traffico il ponte “Longo” tra Castiglione e Belmonte del Sannio, il numero di iscrizioni scende progressivamente. Un trend negativo che sembra essere confermato anche quest’anno, con una terza media a Castiglione di ben ventisei alunni. I ragazzi che si iscriveranno negli istituti scolastici di Agnone si contano sulla punta di una mano. La quasi totalità preferirà, stando almeno alle indiscrezioni raccolte nell’ambito famigliare, altre località, Vasto in particolare, proprio perché collegata meglio con i vari centri dell’entroterra Vastese.
Sembra quasi un paradosso: si preferisce andare a scuola a Vasto, sulla costa, anziché ad Agnone che è appena dietro l’angolo, perché «tanto ci vuole lo stesso tempo». La perdurante chiusura del viadotto Sente è sicuramente una delle motivazioni che spingono sempre più gli alunni di terza media di Castiglione a non iscriversi più negli istituti scolastici superiori di Agnone. Eppure si tratta di scuole di livello, con una offerta formativa innovativa e stimolante, tra l’altro dove i numeri ridotti permettono una migliore relazione, qualitativa prima ancora che quantitativa, tra docenti e studenti. Ma essere competitivi non basta, se per raggiungere la scuola devo alzarmi all’alba e percorrere, soprattutto in inverno, una strada in quota malmessa e ribattezzata, non certo a caso, “mulattiera”. Molto più comodo andare a Vasto, scendendo a valle fino sulla costa, e così le scuole di Agnone perdono progressivamente iscritti e, come un cane che si morde la coda, perdono anche appeal.
Atteso che il ponte sul Sente non riaprirà domani mattina, probabilmente non riaprirà mai, servono strategie, o meglio pratiche concrete, che possano in qualche modo compensare il disagio di raggiungere gli istituti agnonesi sul strade dissestate e pericolose. Azioni compensative, tipo rimborso totale delle spese di viaggio, o altri incentivi in grado di rendere conveniente, sotto più aspetti, e addirittura attrattivo iscriversi in un istituto scolastico di Agnone. Un servizio mensa per i pendolari che hanno necessità di restare a scuola anche di pomeriggio, potrebbe essere un’idea, sfruttando le cucine e i locali dell’alberghiero. Una sorta di tempo pieno, con la possibilità di studiare sul posto, tipo servizio biblioteca o aula studio universitaria. Anche se probabilmente un campus per studenti, chiamiamolo studentato se si vuole, quindi un vero convitto collegato magari anche all’attività sportiva, sarebbe il progetto principe sul quale puntare per rilanciare l’offerta formativa degli istituti superiori di Agnone. Servono idee e soprattutto soldi, ma già parlarne e alimentare il dibattito potrebbe avere una sua utilità.
Caterina d’Alba