La vasca completamente svuotata e l’insolito silenzio rendono l’ambiente quasi spettrale e sembra davvero l’immagine che identifica l’Alto Molise stretto nella morsa dello spopolamento. La piscina di Agnone, chiusa a causa dell’impennata dei costi di gestione, più che per lo sbandierato calo delle iscrizioni, è divenuto probabilmente un simbolo, quello della difficoltà per le zone di confine e montane di riuscire a garantire la fruizione dei servizi minimi, siano essi sanitari, viari o sportivi come in questo caso specifico. E proprio perché divenuta simbolo, la piscina di Agnone è anche un problema, e quindi una opportunità, di tipo politico. Proprio per questo, infatti, il sindaco Daniele Saia, sin dalle prime avvisaglie di probabile chiusura dell’impianto sportivo, si era affrettato ad assicurare il massimo apporto da parte dell’amministrazione comunale.
«Rispetto alle vicende che riguardano l’impianto natatorio, da quattordici anni rappresenta un valore aggiunto che è divenuto, per l’intero territorio, vitale. – spiegò nelle scorse settimane il primo cittadino – A fronte della crescita dei costi di gestione dell’impianto, dovuta all’impennata dei costi energetici, la società che lo gestisce ha deciso di disporre la sospensione delle attività. Questo produce, certo, un grande disservizio per gli utenti della piscina e non solo. Non possiamo, come comunità, permettere che questa situazione diventi definitiva, perciò è importante che ognuno faccia la propria parte. Come Comune abbiamo ottenuto un finanziamento per l’efficientamento energetico della struttura a pompa di calore e per il rifacimento degli spogliatoi che farà scendere i costi per i gestori, stiamo studiando soluzioni per il rifacimento della copertura, pensando ai finanziamenti del Pnrr e siamo al fianco degli utenti perché i gestori possano riuscire riprendere le attività il prima possibile. Come comunità è importante che si faccia lo sforzo di fare crescere il numero degli iscritti».
E quell’annuncio, bollato da qualcuno come le solite chiacchiere dei politici, ora prende invece concretezza, perché infatti l’ente Comune ha pubblicato, proprio nelle ultime ore, il bando di gara per l’intervento di riqualificazione energetica della piscina. «Il risparmio energetico e la promozione di sistemi efficienti di produzione dell’energia sono elementi cardine della strategia dell’Alto Medio Sannio. – si apprende dagli uffici del Municipio – Si intende dare priorità ad interventi di riqualificazione energetica e promozione di sistemi di cogenerazione e teleriscaldamento per quei siti che rivestono un ruolo importante nell’erogazione dei servizi alle comunità e che rappresentano un punto di aggregazione sociale di rilievo per tutte le fasce di età».
I centri sportivi, ed in particolare le piscine, sono considerate strutture ad alto consumo energetico e per questa ragione spesso fanno emergere criticità nelle procedure di affidamento a soggetti privati che si fanno carico della gestione e della promozione delle attività. E per abbassare i costi di gestione non c’è altra via se non quella dell’efficientamento energetico. «L’intervento di riqualificazione energetica della piscina comunale – spiegano dal Municipio – si articola in interventi di miglioramento delle prestazioni dell’edificio e degli impianti tecnologici volti alla riduzione dei consumi dei due principali vettori energetici: quello elettrico e quello termico». Si tratta di una disponibilità economica di oltre quattrocentoventimila euro, da assegnare mediante bando di gara a procedura aperta e il termine ultimo per il ricevimento delle offerte è il giorno venerdì 7 aprile alle ore 14.