“La nostra attenzione sulla situazione dell’ospedale ‘San Francesco Caracciolo’ è e resta alta. Negli ultimi giorni abbiamo ricevuto la visita del Commissario alla Sanità Marco Bonamico e del direttore generale Salute Lolita Gallo, da noi invitati a prendere atto di quanto accade all’interno del presidio, l’unico presente su tutto il territorio della diocesi di Trivento”.
Daniele Saia, sindaco di Agnone, non ci sta alle critiche di lassismo mosse nelle ultime settimane su un tema caldo come quello dell’ospedale cittadino.
“La situazione dell’ospedale di Agnone merita continua attenzione e monitoraggio – spiega il primo cittadino – perché questo è un presidio essenziale per la sopravvivenza dell’intera area, tuttavia impariamo a distinguere gli impegni e i veri atti di attenzione dalle vuote parole al vento che spesso vengono pronunciate sul nostro ospedale, chissà a quale scopo”.
Poi Saia entra nel merito della vicenda facendo una panoramica generale sull’attuale stato di salute in cui versa il nosocomio. “Contrariamente a quanto letto in questi giorni i reparti sono attualmente operativi; il Pronto soccorso funziona regolarmente e i posti letto sono quasi tutti occupati nel rispetto dell’importante ruolo che l’ospedale riveste per l’Alto Molise”.
Ed ancora: “Sono in arrivo nuove apparecchiature di radiologia che andranno a implementare la strumentazione a disposizione, possibilmente entro l’anno. Inoltre, il reparto di Medicina può contare sul primario facente funzioni e su quattro medici in servizio, tutte conquiste degli ultimi anni. Tengo a ribadire che l’ospedale di Agnone deve rimanere pienamente operativo, in quanto presidio di un’area particolarmente disagiata. Al suo interno, poi, sorgerà anche l’ospedale di Comunità, come disposto dal Pnrr, per rafforzare il legame tra ospedalizzazione e assistenza territoriale. Questo si dovrà integrare con l’ospedale di area disagiata e non sostituirlo”.
In seguito Saia però non può che rimarcare le criticità. “Esistono delle oggettive difficoltà, fra cui la carenza di personale sanitario specializzato. Questo è un problema nazionale e regionale, accentuato in Molise anche dal commissariamento che perdura ormai da 14 anni e impedisce una programmazione a lungo termine. Per questo, insieme agli altri territori regionali, siamo impegnati a chiedere soluzioni a livello di governo centrale a tutela di aree come la nostra”.
Infine la promessa di un impegno ancora più concreto. “Come fatto dal nostro insediamento, continueremo a monitorare attentamente la situazione e a interfacciarci con Asrem, Regione, Ministero e Governo centrale per garantire un servizio sanitario di qualità e prossimità. Proposta, azione e programmazione – conclude Saia – muovono questa amministrazione e non ci fanno fare ‘spallucce’ di fronte a niente, men che meno quando si tratta della salute dei nostri concittadini”.