I Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Campobasso hanno posto sotto sequestro, su mandato della procedente autorità giudiziaria, un immobile con il contestuale sgombero e divieto di accesso ai locali. Lo stabile è un residence nel centro storico della città, sequestrato per interrompere una attività delittuosa posta in essere dagli indagati che vi tolleravano l’esercizio della prostituzione da parte di diverse donne alle quali era stata concessa la locazione temporanea.
Si tratta dell’applicazione della legge Merlin, risalente al febbraio del 58, ma ancora in vigore. Il tutto ha avuto inizio con la denuncia presentata da un cliente delle prostitute che avrebbe ricevuto delle minacce. Dopo oltre un anno di indagini gli uomini del comando di Campobasso hanno scoperto l’attività illecita. Il reclutamento dei clienti avveniva su internet, sui siti dedicati agli annunci per incontri sessuali, con tanto di foto esplicite delle operatrici del sesso a pagamento. Venivano promesse prestazioni sessuali a pagamento.
«Si è così messa in luce la complessità e diffusione del fenomeno illecito, – spiegano dalla Procura di Campobasso – il cui giro di affari è stimato in circa trentamila euro al mese per le prostitute, settemila e cinquecento euro ciascuna, e oltre ottomila e quattrocento euro al mese per i gestori».