Se ne discute da anni ma al momento l’istituzione di un convitto per studenti appare ancora un lontano miraggio. Tutto fermo a manifestazioni di interesse, belle parole e progetti che mancano di copertura finanziaria affinché la struttura possa definitivamente atterrare nella cittadina alto molisana dove la penuria di studenti negli istituti superiori (dettata anche alla chiusura del viadotto Sente) inizia a farsi sentire. In recente passato, la Provincia di Isernia, con l’ex presidente Alfredo Ricci ha tentato di spingere sulla realizzazione dell’opera indicando nell’ex istituto Alberghiero la sede naturale del convitto. A riguardo finanziata la progettazione con circa 400 mila euro che, appunto, prevede l’abbattimento dell’ecomostro nel cuore del centro storico. Peccato, al momento, non esista la copertura economica per innalzare le mura del nuovo collegio che dovrebbe attirare studenti, in particolare, di fuori città che decidano di scegliere l’offerta formativa degli istituti, quali il liceo Scientifico, l’Alberghiero e l’Itis. Nel frattempo qualcosa si muove anche in Regione Molise. Notizia dell’ultima ora vede la proposta di un convitto ad Agnone passare per la giunta Roberti. Infatti, il 27 dicembre scorso, in merito all’integrazione del “Piano di dimensionamento scolastico regionale 2024-2025”, l’esecutivo ha deliberato l’istituzione di un convitto da annettere all’Ipseoa ‘San Francesco Caracciolo’. Nel documento non è dato sapere dove e come realizzare l’opera che manca di copertura finanziaria.
A questo punto la palla passa nelle mani del Comune che, a stretto giro di posta, dovrà trovare un immobile idoneo per rendere definitivamente operativa l’idea. Diverse le ipotesi al vaglio della giunta Saia la quale pensa all’ostello della gioventù di piazza Plebiscito assegnato ad una cooperativa di servizi e pronta – secondo indiscrezioni – ad aprire i battenti a fine gennaio. Altra strada da seguire potrebbe, il condizionale è d’obbligo, essere quella di trasferire le classi dello Scientifico all’Itis ‘Leonida Marinelli’, che già ospita l’Alberghiero, così da creare un unico polo scolastico per le superiori e di conseguenza trasformare la sede del ‘Giovanni Paolo I’ in casa dello studente. In quest’ultimo caso resta da capire dove attingere i fondi per le nuove opere di ammodernamento. Insomma, le possibilità non mancano ma oggi è necessario rimboccarsi le maniche e fare presto in modo da poter dare nuova linfa agli istituti scolastici e soprattutto attirare nuovi alunni nella località a cavallo tra Molise e Abruzzo che, come in tutte le aree interne del Paese, vive un calo di iscrizioni drammatico.