Hanno preso il volo alla volta di Torino per portare un po’ di buon Molise al Salone del Libro. Venti persone, di professioni ed età diverse, sono salite sul jet della cultura e della voglia di fare per presentare libri, idee e progetti alla kermesse del libro più importante d’Europa. L’iniziativa, nata dal desiderio di creare sinergie virtuose tra territori, è stata realizzata da Legacoop Molise e Legacoop Piemonte, in collaborazione con gli Ordini dei Giornalisti delle due regioni. Ad appoggiare l’idea e a fornire un supporto decisivo il CRU Molise e CreAree.
Due giorni di immersione nel mondo della lettura, della libera espressione e della libertà che viaggia di pagina in pagina invitando al confronto serio e rispettoso. Lo stesso tipo di confronto creato dai panel organizzati tra gli stand per l’occasione.
Determinante l’apporto in termini di contenuti, di presenza e anche di grande simpatia di un alfiere della cronaca giornalistica molisana, il giornalista Rai Giovanni Mancinone, che ha avuto l’occasione di presentare il suo ultimo libro “Mostri” sia in un caffè letterario della città, sia nello spazio di Rubbettino, l’editore. E che è riuscito a coinvolgere e a portare accanto a sé figure importanti come la vice prefetta Laura Cassio, Maria Franca Mina, Roberto Tricarico, Ivana Mulatero per affrontare il tema del femminicidio attraverso storie vere. Toccante poi la presentazione di Elena Torri, del suo primo romanzo, “La vita che non hai avuto”. Entrambe le pubblicazioni parlano di donne, quelle cadute nella violenza omicida di uomini incapaci di amare nel primo libro e quelle che, come la protagonista del libro della Torri hanno saputo affrontare periodi storici tragici senza perdere passione politica e difesa dei diritti. Quello che l’autrice vive in prima persona nella sua attività lavorativa e nella sua vita.
Il futuro sta probabilmente nella capacità di fare coesione, integrazione, di trovare strade comuni attraverso strategie nuove e capaci di fornire risposte concrete a problemi sociali ed economici. Lo stesso futuro che due cooperative hanno voluto disegnare e realizzare tra i piccoli e spesso isolati borghi del Molise. E’ il caso della “Libreria sfusa”, presentata dalla cooperativa Just Mo’ di Campobasso e realizzata con la cooperativa Risguardi, dislocata tra i borghi del Fortore grazie alla presenza in loco dei librai di comunità. Il messaggio, passato attraverso le parole della presidente Nella Rescigno, è stato chiaro: portare la lettura significa portare pensiero, carattere, crescita. Lo stesso sguardo dei giovani di Terramea, la cooperativa che ha restituito vita alla biblioteca di Carovilli, meraviglioso borgo montano che rischiava di perdere servizi vitali e che invece, grazie ad un progetto realizzato con il Comune, è diventato fulcro di attività ed opportunità soprattutto per i più giovani. Ad illustrare l’iniziativa c’erano Gianluca di Lonardo e Mariaelena Di Gennaro.
Col gruppo in trasferta anche Mariateresa Altieri, giornalista autrice di un libro per bambini, e un sindaco, Antonio Tommassone di Pietracatella che sulla lettura porta avanti un macroprogetto per il suo borgo.
Buone pratiche, quelle portate a Torino, che devono volare alto e lontano, che devono arricchirsi in contesti di ampio respiro, come il Salone del Libro, per poi tornare indietro ancora più forti e capaci. Ecco l’obiettivo di un’operazione nata come un test (tutti i partecipanti si sono mossi a spese proprie) ma organizzata con passione da Legacoop Molise, col coordinamento dalla presidente Chiara Iosue. Un progetto pilota che ha raccolto forti consensi non solo tra i partecipanti, ma anche tra i vari stakeholder incontrati, volutamente o per caso, sulla strada. “Un grazie speciale va ai vertici delle due realtà che hanno collaborato per l’iniziativa – ha dichiarato la presidente Iosue – Per Legacoop i vertici del Nazionale, il comparto Culturmedia con la presidente Giovanna Barni e il direttore Massimo Gottifredi. Per i giornalisti Stefano Tallia (presidente ODG Piemonte), Franca Giusti (direttivo ODG Piemonte), Vincenzo Cimino (presidente ODG Molise) e Antonella Iammarino (direttivo ODG Molise) che ha incollato i pezzi del partenariato”.
L’auspicio è naturalmente ripetere migliorando, mettendo a sistema per tutti coloro che si inseriscono a pieno titolo nel Salone internazionale, un piccolo progetto che potrebbe fare bene a tutta la regione, soprattutto con l’appoggio delle istituzioni.