La storia è comune ad altri casi di cronaca verificatisi in altre regioni, perché evidentemente i “furbetti” sono ovunque. Ci troviamo ad Agnone, presso l’ospedale “Caracciolo”. Sette dipendenti dell’Asrem fra medici, infermieri e tecnici, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Isernia per il reato continuato di false attestazioni o certificazioni e truffa in danno di ente pubblico.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Agnone, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Isernia, hanno condotto una articolata e complessa attività di indagine, supportata da attività tradizionali quali osservazioni, acquisizioni documentali, pedinamenti e perquisizioni nonché tecniche grazie all’esame di immagini video, dati GPS ed elettronici sui sistemi di lettura degli ingressi, che ha permesso di rilevare diverse condotte illecite come le infedeli timbrature del badge.
Gli indagati, pur formalizzando la loro presenza sul luogo di lavoro, di fatto, si dedicavano alle attività più disparate quali la spesa al supermercato o l’esercizio della propria attività in altre strutture mediche private. Talvolta, alcuni dipendenti, si trovavano fuori regione, ma delegavano un proprio famigliare a timbrare il cartellino sia in entrata che in uscita. Infine, per oltre un anno, nonostante uno specifico servizio fosse stato esternalizzato ad una cooperativa, uno dei dipendenti ha registrato comunque l’uscita al fine di percepire indebitamente la relativa indennità economica.