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  • La Ndocciata verso Expo 2015, ma chi paga?

    Riceviamo e pubblichiamo dal Comune di Agnone. 

    Agnone si prepara a “Il Giorno del Fuoco”, il grande evento pensato per Expo 2015, l’esposizione universale di Milano che aprirà le porte al mondo il 1° maggio. Lunedì sera si è tenuta nei locali della giunta comunale la riunione organizzativa indetta dall’Amministrazione comunale a cui hanno partecipato portatori e costruttori delle ‘ndocce, associazioni cittadine, rappresentanti delle attività produttive. Oltre a fare una panoramica delle iniziative che coinvolgeranno la Regione Molise a Milano, l’appuntamento è servito per discutere nello specifico dell’organizzazione de “Il Giorno del Fuoco”, la manifestazione che sarà protagonista del Fuori Salone, nell’ambito di Expo in Città, il palinsesto degli eventi nella città lombarda durante l’esposizione universale.

    Il progetto nasce da una riflessione sul “fuoco” come uno dei 4 elementi naturali: fuoco che dà energia, che riscalda, illumina e fonde i metalli, che dà la vita. Importante il ruolo della fonderia Marinelli, che sta preparando una campana per Expo di 850 chili con la raffigurazione di San Francesco Caracciolo, il patrono dei cuochi morto nella cittadina alto molisana. La figura religiosa è il filo conduttore che si aggancia alla tematica del cibo, su cui è incentrata l’esposizione universale. Dunque, l’idea è di inaugurare la campana agnonese a Milano, coinvolgendo tanti cuochi italiani, e poi far partire la sfilata della ‘Ndocciata.

    Nel recente viaggio a Milano compiuto dal vicesindaco di Agnone Maurizio Cacciavillani,  il capo di gabinetto del presidente della Regione Molise Mariolga Mogavero e Armando Marinelli titolare dell’omonima pontificia fonderia per incontrare l’assessore al turismo e marketing territoriale del Comune milanese Franco D’Alfonso e Federica Rossi dell’organizzazione Expo in Città, sono state ipotizzate 3 locations in cui realizzare “Il Giorno del Fuoco”: tra la Basilica di Sant’Eustorgio e i Navigli, nei pressi della Basilica di Sant’Ambroglio, oppure tra Corso Sempione e l’Arco della Pace.

    Discutendo con i gruppi di portatori e costruttori, durante la riunione è emerso che la prima ipotesi è da escludere, non essendoci gli spazi adeguati, e che la migliore delle opzioni sia l’ultima, una location molto ampia, ricca di simbolismi, in cui si inserirebbe benissimo e in modo scenografico oltre al corteo delle ‘ndocce, il falò della fratellanza che conclude la ‘Ndocciata: un grande fuoco che potrebbe illuminare l’Arco della Pace. L’idea è di pensare in grande, facendo dell’iniziativa l’evento conclusivo di Expo 2015, uno spettacolo unico di livello internazionale, che possa lanciare un messaggio davvero universale.

    Il Comune di Agnone, che ha parte attiva nel progetto, ha intenzione di chiedere la sponsorizzazione del Ministero dell’Agricoltura, coinvolgendo associazioni ed enti italiani ed internazionali.

    Dunque, saranno inviate al Comune di Milano 2 ipotesi progettuali da Agnone: una plasmata sulla location di Corso Sempione e l’Arco della Pace, l’altra sull’area della Basilica di Sant’Ambrogio, che permetterebbe di svolgere una manifestazione in versione più ridotta. In seguito, ci sarà una riunione tecnica e una volta ricevuto l’ok dal comitato dell’assessorato al turismo milanese che valuta le proposte, si potrà agire concretamente. Intanto, però, i costruttori si metteranno subito al lavoro per comporre mille ‘ndocce e il coordinamento per Expo nato ad Agnone si preparerà all’evento, lavorando anche sul territorio, per presentare al meglio l’Alto Molise con iniziative di promozione, itinerari e pacchetti turistici, durante i 6 mesi dell’esposizione milanese.

    Fin qui il documento fatto pervenire alle redazioni. Peccato non conoscere i costi dell’operazione e soprattutto chi si accollerà le spese. Ma di questo i nostri lettori possono stare tranquilli, se ne occuperà l’Eco.

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