Il sistema era davvero ingegnoso. Per mezzo di alcune scuole guida compiacenti, veniva presentata una pratica per ottenimento patente di guida con i dati anagrafici di candidati residenti nelle Province di Chieti e Pescara, ma con la foto di personaggi provenienti dalla Puglia. Agli esami teorici e pratici di guida non si presentava quindi il reale candidato, ma il finto “sostituto”, che appositamente formato, superava agevolmente le prove al loro posto.
La patente ottenuta fraudolentemente, dopo pochi giorni, era sostituita per deterioramento ma – a questo punto- veniva inserita la fototessera del reale titolare anagrafico. La nuova patente emessa risultava quindi totalmente regolare ad ogni controllo di Polizia, avendo dati anagrafici e foto coerenti con il possessore.
L’ingegnoso sistema è stato scoperto dalla Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale di Chieti, grazie a mesi di indagini coordinate dalla Procura di Chieti.
Sono nati così due procedimenti penali, che hanno visto indagati, oltre che i candidati e i loro “sostituti”, anche i titolari di due scuole guida teatine che hanno concorso nel reato.
Uno dei due è stato addirittura trovato in possesso di un documento falso, utilizzato proprio nella sostituzione di persona di un candidato con un soggetto residente nel foggiano, il quale ha sostenuto gli esami per lui. Le indagini proseguono per scovare casi analoghi.