Alcuni giorni fa i membri dell’associazione Winterline Venafro, mentre svolgevano un’attività di ricerca per conto dell’ente Parco Nazionale di Abruzzo Lazio e Molise sulle Mainarde Molisane in territorio di Scapoli, si sono imbattuti in una sepoltura improvvisata che conteneva i resti di uno dei tanti giovani soldati tedeschi che morirono sul fronte, durante l’ultimo conflitto mondiale, e, purtroppo, mai recuperato.
La scoperta, che si unisce ad altre avvenute in passato da parte dell’associazione Winterline Venafro, oltre ad arricchire la conoscenza degli avvenimenti che hanno interessato il territorio, potrà finalmente dare una degna sepoltura e pace al povero caduto in battaglia. Raggiunto telefonicamente il Presidente dell’Associazione, Luciano Bucci, ha voluto così commentare questo avvenimento: «Come associazione Winterline Venafro non è la prima volta che ci imbattiamo in sepolture provvisorie che custodiscono i poveri resti dei caduti in battaglia. Questo tipo di rinvenimenti ci spingono, ovviamente, a comprendere sempre più quanto sia stata dura e misera la guerra nel nostro territorio, tanto da non permettere, alcune volte, neanche il recupero delle salme. Il soldato in questione, da una prima analisi del piastrino rinvenuto, risultava essere un elemento della 44esima divisione di fanteria, in particolare delle truppe cicliste, in servizio sulle Mainarde. Il compito della nostra associazione e museo, Winterline Venafro, è proprio questo, salvare dall’oblio il ricordo di queste storie e questi sacrifici cercando, contemporaneamente, di portare alle nuove generazioni un messaggio di pace affinché queste cose non debbano più accadere. In questi tempi difficili credo ce ne sia davvero bisogno, far capire a tutti che la guerra è l’impossibilità della ragione e la negazione dell’umanità. Approfitto per ringraziare l’ente Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise, i Carabinieri della stazione di Colli a Volturno e il Comune di Scapoli i quali, fornendo massima disponibilità, sostegno e professionalità, hanno permesso a questo giovane tedesco, da noi ritrovato, di trovare finalmente pace».
La salma, il giorno 7 ottobre, è stata consegnata alle autorità del Cimitero tedesco di Caira in attesa di identificazione ufficiale e sepoltura nello stesso cimitero monumentale dove riposano, sotto la gestione impeccabile delle autorità tedesche e degli operatori italiani, migliaia di giovani caduti per l’assurdità della guerra.
Nelle foto:
1 Piastrino di riconoscimento del caduto
2 Il gruppo di ricerca dell’associazione Winterline Venafro: Luciano Bucci, Andrea Ottaviano, Michele Pettorossi e Alessandro Vallone