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  • Due donne sannite dominano la Lavaredo Ultra Trail

    Tra le maestose cime delle Dolomiti si è svolta, anche quest’anno, la celebre Lavaredo Ultra Trail, uno degli appuntamenti più iconici del trail running europeo. Tra le protagoniste della cinquanta chilometri, brillano due nomi italiani, altomolisani, sanniti verrebbe da scrivere: Maria Grazia Lalli di Castiglione Messer Marino e Lorena Iaciancio di Capracotta, che hanno portato a termine la sfida con determinazione, grinta e spirito di squadra.

    «La Lavaredo 50 km, con un dislivello positivo di oltre 2.600 metri, si snoda tra sentieri panoramici, tratti tecnici e salite spacca-gambe che mettono alla prova anche gli atleti più esperti. – spiegano le due atlete altomolisane – Partita alle prime luci dell’alba, la gara ha visto oltre un migliaio di partecipanti sfidarsi su un tracciato mozzafiato che attraversa i paesaggi lunari delle Tre Cime di Lavaredo, il Passo Giau e il Lago di Misurina».

    Maria Grazia e Lorena, amiche oltre che compagne di corsa, hanno affrontato la gara con strategia e tenacia, spingendo insieme chilometro dopo chilometro. Nonostante le difficoltà del percorso – salite, discese impervie e il caldo improvviso delle ore centrali – non si sono mai arrese. Con il sostegno reciproco e una preparazione solida alle spalle, sono riuscite a tagliare il traguardo con grande emozione, accolte dagli applausi del pubblico e da un panorama da cartolina. «È stata un’esperienza indimenticabile. – ha dichiarato Maria Grazia Lalli all’arrivo – La Lavaredo ti mette alla prova fisicamente e mentalmente, ma ti regala anche emozioni uniche. Correre tra queste montagne è un privilegio».

    A farle eco Lorena Iaciancio: «Siamo partite con un obiettivo: arrivare insieme. E ce l’abbiamo fatta. Le gambe hanno sofferto, ma il cuore era pieno di gioia». Con la loro prestazione, Maria Grazia e Lorena hanno dimostrato come la passione e la resilienza possano portare lontano, anche tra i sentieri più impegnativi d’Europa. Due donne, due atlete, due storie che si intrecciano nella cornice meravigliosa delle Dolomiti, simbolo di forza e determinazione, quelle che servirebbe anche al popolo altomolisano in altri ambiti, dalla sanità alla difesa dei diritti più in generale.

    «La Lavaredo 50 km 2025 si conferma ancora una volta molto più di una gara: è un viaggio dentro la natura e dentro se stessi. E quest’anno, è anche la storia di un’amicizia che ha corso oltre ogni limite» chiudono Lorena e Maria Grazia.

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