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  • Ospedale, Crudele: «Un cittadino di Capracotta ha forse meno diritti di un paziente di Campobasso?»

    «Stiamo assistendo ad uno stucchevole scambio di accuse tra istituzioni senza alcun rispetto per il paziente molisano». L’Ordine dei Medici di Isernia interviene in merito alle polemiche che si sono sviluppate intorno a quanto previsto dal piano operativo sanitario.

    «Mentre i medici litigano sulla terapia da somministrare – ha commentato il presidente, Fernando Crudele – il paziente lentamente muore». Mai metafora fu più appropriata. «La nostra Stella Polare – ha proseguito Crudele – dovrebbe essere la salute del paziente. Ed invece sembra che il cittadino sia marginale rispetto all’intera vicenda. Gli ospedali della provincia di Isernia sono agonizzanti. Il Santissimo Rosario di Venafro è ormai un poliambulatorio. Il Caracciolo di Agnone sta per essere trasformato in un presidio di comunità. Il Veneziale di Isernia potrebbe perdere emodinamica e punto nascite. Si sta destrutturando l’intera offerta sanitaria, senza alcun rispetto per chi ha deciso di continuare a vivere nelle zone interne. Senza un’adeguata organizzazione dell’emergenza-urgenza, un infarto o un ictus a Capracotta come può essere gestito perentoriamente? Un cittadino di Capracotta ha forse meno diritti di un paziente di Campobasso?».

    «Il potenziamento della sanità territoriale è una pia illusione nonostante una popolazione sempre più anziana dislocata, peraltro, in un territorio prevalentemente montuoso. – prosegue Crudele – I tagli al sistema sanitario pubblico non possono non tener conto delle peculiarità del Molise. Nell’organizzazione di una efficace risposta sanitaria al cittadino bisogna rispettare due capisaldi: territorio ed ospedale. Che dovrebbero essere complementari; non alternativi. Invece, al posto di riorganizzare la sanità, si pensa a polemizzare sul sesso degli angeli. La gestione commissariale – ha concluso il presidente dell’Omceo – è stata fallimentare. E’ giunta l’ora che il presidente Roberti, sino ad oggi assente nel dibattito pubblico, si assuma le proprie responsabilità avocando la gestione della sanità del Molise. Almeno lui è stato eletto; non nominato».

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