(ANSA) – CAMPOBASSO, 30 GIU -Ne ha per molti: avversari politici, parlamentari, magistrati, giornalisti. In un intervento di 23 minuti, nell’aula del Consiglio regionale, il presidente della Giunta, Paolo Frattura, ha ripercorso alcune vicende, riconducibili anche a questioni giudiziarie, che hanno segnato il Molise in questi mesi “per fare chiarezza”.
Dito puntato sull’ex governatore Michele Iorio, ma anche nei confronti del senatore Ulisse Di Giacomo (mai citato nell’intervento), dell’ex consigliere regionale Massimo Romano (definito il sapientino), e del direttore di Telemolise, Manuela Petescia. Alcuni, secondo Frattura, responsabili, o presunti tali, di comportamenti e atteggiamenti non corretti o conformi all’etica e alla deontologia. Frattura ha posto l’accento su alcune questioni. Ha parlato della vicenda relativa all’arresto dell’ex assessore Massimiliano Scarabeo, sottolineando che lo scorso mese di marzo la Regione ha avviato un procedimento di revoca del finanziamento concesso ad una azienda riconducibile al politico venafrano per il quale la Procura di Isernia sta indagando e che – ha spiegato Frattura – stando a quanto riferito dal Procuratore capo in un dispaccio di un’Agenzia di stampa, la Giunta regionale risulta estranea ad ogni commistione. Il Governatore ha poi parlato della vicenda ‘Biocom’, ribadendo l’estraneità ai fatti contestati e la fiducia nell’operato della magistratura. Frattura, dunque, si ritiene vittima, insieme alla sua maggioranza e all’Esecutivo, di un “massacro mediatico quotidiano” da parte di avversari politici e operatori dell’informazione finalizzato a delegittimare l’azione del Governo regionale. Al termine dell’intervento si è rivolto alla maggioranza per “chiedere sostegno” e non la fiducia, tra l’altro non prevista in questa circostanza. Tra i primi interventi in Aula, quello di Domenco Ioffredi (Sel), Salvatore Ciocca (Comunisti italiani) e Francesco Totaro (Pd). Per il centodestra, Angela Fusco Perrella e Michele Iorio.