Bocconi avvelenati disseminati sul territorio dell’Alto Molise. Una notizia allarmante soprattutto alla luce del recente avvistamento di almeno un esemplare di orso bruno marsicano che si aggira in zona. La notizia è di questa mattina e arriva da località Serroni di Staffoli, sul territorio comunale di Agnone.

Ad accorgersi della presenza di bocconi avvelenati, polpette di carne presumibilmente impregnate di veleno, alcuni cacciatori che stavano effettuando una battuta di caccia al cinghiale in quella zona. Uno dei cani della muta ha accusato i sintomi dell’intossicazione da sostanze velenose. Immediatamente i conduttori hanno compreso quanto accaduto e hanno fatto ricorso alle cure veterinarie, riuscendo al salvare il segugio.

Sul posto si è portata una pattuglia di Carabinieri forestali che ha avviato un controllo approfondito sul territorio. All’esito di tale perlustrazione, con la collaborazione degli stessi cacciatori, i Forestali hanno rinvenuto la carcassa di una volpe e di una poiana, presumibilmente morti dopo l’ingestione dei bocconi avvelenati.

Saranno gli accertamenti necroscopici e le analisi di laboratorio ad opera del servizio veterinario dell’Asrem a chiarire le cause del decesso dei due predatori ed eventualmente confermare o escludere l’ipotesi dell’avvelenamento.

Sempre nel corso della perlustrazione i Carabinieri forestali avrebbero rinvenuto e rimosso almeno sei o sette esche, bocconi avvelenati, in un’area piuttosto circoscritta. Nelle prossime ore probabilmente entrerà in azione il Nucleo cinofilo antiveleno dei Forestali, per bonificare completamente il territorio. Gli stessi militari hanno avviato le indagini finalizzate a risalire all’identità di chi ha posizionato le esche avvelenate.
Francesco Bottone