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  • Frantoio abusivo e lavoratori in nero nella campagna olearia, sequestri e sanzioni dei Forestali

    Proseguono i controlli a tappeto nel settore olivicolo da parte del Gruppo Carabinieri Forestale di Chieti. Nel corso delle verifiche effettuate sul territorio provinciale, i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Villa Santa Maria hanno sottoposto a sequestro preventivo un frantoio oleario tradizionale in attività senza le necessarie autorizzazioni amministrative.

    All’interno della struttura sono emerse anche gravi irregolarità ambientali: i Forestali hanno rinvenuto acque di vegetazione stoccate in una cisterna interrata contenente circa 300 quintali di reflui, oltre a sanse esauste accumulate sul piazzale per un volume stimato di 3 metri cubi.

    Si tratta di rifiuti speciali non pericolosi, la cui produzione e gestione richiedono specifiche autorizzazioni. Gli accertamenti hanno invece evidenziato che i materiali venivano prodotti e conservati in totale assenza di titoli autorizzativi, in violazione della normativa vigente.

    L’attività abusiva ha determinato il sequestro dell’intero impianto, disposto per impedire la prosecuzione dell’attività irregolare e prevenire ulteriori danni ambientali. L’impianto è stato sigillato e il gestore nominato custode giudiziario.

    Le ispezioni non si sono limitate agli impianti di molitura: le pattuglie hanno esteso i controlli anche alle attività di raccolta delle olive collegate ai frantoi.

    I Carabinieri Forestali hanno individuato tre lavoratori extracomunitari impegnati nella raccolta. Le successive verifiche documentali hanno fatto emergere irregolarità riconducibili alla normativa sul contrasto del lavoro sommerso, con sanzioni amministrative comprese tra 1.800 e 10.800 euro, a seconda della gravità dell’infrazione.

    L’operazione del Nucleo Carabinieri Forestale di Villa Santa Maria, coordinata dal Gruppo Carabinieri Forestali di Chieti, rientra in un più ampio piano di controllo mirato a contrastare la gestione irregolare dei rifiuti prodotti da attività agricole e agroindustriali ed il ricorso a manodopera irregolare, fenomeno diffuso durante la campagna oleari: le attività produttive prive di autorizzazione rappresentano infatti un grave rischio per l’ambiente ed integrano concorrenza sleale.

    Un intervento finalizzato a garantire un settore olivicolo trasparente, sicuro e rispettoso dell’ambiente, a tutela dei consumatori e ma soprattutto degli operatori che lavorano nel rispetto della legge.

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