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  • ‘Lo scudo di Kòra’, il romanzo epico del procuratore D’Angelo racconta le gesta della guerriera Sannita che sfidò Roma

    Un romanzo epico che dà voce alla guerriera dimenticata che osò sfidare Roma e il suo tempo. E’ “Lo scudo di Kòra” del magistrato Nicola D’Angelo, dal 2018 procuratore di Campobasso, già autore di numerosi testi giuridici, che si misura ora per la prima volta con la narrativa storica, intrecciando rigore, passione e forza epica.  Per millenni, la storia ufficiale ha taciuto. Oggi, un’antica armatura – che si trova custodita al Museo Sannitico di Campobasso – rivela la verità negata di una guerriera il cui trionfo fu un oltraggio intollerabile per Roma.

    Nel cuore della Seconda Guerra Sannitica (IV secolo avanti Cristo), in un’epoca che non le avrebbe mai concesso merito, emerge la figura di Kòra. Una guerriera la cui vita e il cui destino si fondono con un’antica armatura. Lei è l’unica speranza di un popolo destinato a soccombere, e la sua ribellione non è solo una battaglia per la libertà, ma una sfida a un mondo dominato dagli uomini.

    Kòra combatte contro Roma e contro il pregiudizio maschile, ma il suo eroismo era insopportabile per l’orgoglio del Senato. Le sconfitte potevano essere tollerabili, ma non certo l’oltraggio di essere stati piegati e derisi da una donna. Per questo, Roma impose la damnatio memoriae: il suo nome doveva scomparire, la sua esistenza negata, il suo coraggio profanato dalla polvere della storia. Ma un’antica armatura ha infranto quel silenzio. La sua scoperta rivela come Kòra sia riuscita a sfidare l’Impero nascente, riscrivendo in segreto le regole della guerra e del coraggio femminile.

    Il libro di Nicola D’Angelo, che arriverà in libreria nei primi mesi del 2026, è già prenotabile sul sito bookroad.it (nella sezione campagne).

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