CAPRACOTTA – Nell’ambito di un’attività finalizzata a contrastare fenomeni di illegalità, predisposta a seguito di alcune lamentele da parte di residenti locali per disturbo alla quiete pubblica e continui schiamazzi notturni, dovuti alla movida estiva nel centro turistico alto molisano di Capracotta, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Agnone, hanno denunciato un 24enne di Guidonia Montecelio in provincia di Roma, in quanto trovato in possesso di alcuni involucri contenenti sostanze stupefacenti del tipo hashish. Il giovane, fermato nei pressi di un locale notturno, è stato accompagnato in caserma, dove nei suoi confronti è scattata una denuncia per detenzione illegale di stupefacenti. La droga rinvenuta è stata sottoposta a sequestro, mentre le indagini continuano per accertare se le dosi erano per uso personale o se destinate all’attività di spaccio.
Una sanzione amministrativa per un importo che va dai cinquemila ai ventimila euro è stata invece comminata nei confronti del gestore di un locale pubblico, in quanto sorpreso a somministrare bevande alcoliche nel corso della notte ad alcuni giovani. Tale violazione prevista dalle nuove norme volte a prevenire i rischi di incidenti stradali in caso di guida in stato di ebbrezza alcolica, prevede in caso di reiterazione anche la chiusura del locale fino alla durata di un mese. Questo tipo di controlli da parte dei Carabinieri continueranno nei prossimi giorni e riguarderanno anche altre zone della Provincia di Isernia.
A Cantalupo nel Sannio a seguito di un’attività investigativa condotta dai Carabinieri della Stazione di Cantalupo nel Sannio, un 40enne di Isernia, esattore per conto di una società di noleggio di slot machines, è stato denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di truffa. L’uomo, secondo quanto accertato dai Militari, allo scopo di incrementare illecitamente il profitto dovuto su base percentuale da gestori di locali dove erano installate le slot machines, manipolava i contatori elettronici degli incassi, facendo sì che indicassero somme di gran lunga superiori a quelle realmente introdotte nelle apparecchiature da gioco. Indagini sono tutt’ora in corso per verificare se questo tipo di truffa possa avere interessato anche altri gestori della Provincia. Le apparecchiature venivano sottoposte a sequestro per ulteriori accertamenti.