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  • Enogastronomia, l’Irlanda guarda con attenzione ai formaggi altomolisani

    AGNONE – E’ del mese di agosto la visita in Alto Molise del dott. Marco Giannantonio co-fondatore, assieme al molisano dott. Maurizio Mastrangelo, della “Flavour of Italy Group” e presidente della F.I.B.I.( Federation of Italian Business in Ireland). Proprio nel 2015 l’azienda, a guida molisana, ha celebrato i 10 anni di attività; dieci anni di crescita continua che hanno fatto di “Flavour of Italy Group” un brand riconosciuto e apprezzato in Irlanda, oltre che un punto di riferimento per le aziende italiane che vogliono avvicinarsi al mercato d’Oltremanica ottenendo numerosi riconoscimenti da parte delle autorità italiane e irlandesi, in particolare nel 2014 la nomination di ‘Company of the year’ dal mensile economico irlandese Business & Finance, risultando tra le prime cinque imprese irlandesi selezionate per il prestigioso Irish Business Award 2014. Durante il week end alto molisano Marco, accompagnato dalla consorte Isabella e dalle figlie Valeria e Viola (in foto), ha avuto modo di scorgere alcune tra le bellezze storico/architettoniche e naturalistiche dell’Atene del Sannio e dell’Alto Molise in generale e di scoprire alcune gemme (soprattutto casearie) del suo straordinario patrimonio enogastronomico.

    Marco, la “Flavour of Italy Group” metaforicamente come “ponte” attraverso cui far viaggiare l’eccellenza enogastronomica regionale dall’Italia all’Irlanda e le persone dall’Irlanda all’Italia, può raccontarci esordio e principali tappe?

    “La Flavour of Italy Group nasce dall’incontro con il mio socio Maurizio Mastrangelo, nel dicembre 2004. Dal gennaio 2005 iniziamo un’attività di promozione e commercializzazione di prodotti tipici molisani che porterà nel maggio 2005 all’apertura di un centro di degustazione. Si pongono così le basi di quella che sarà la nostra Scuola Italiana di Cucina che due anni dopo riceverà il prestigioso premio di azienda emergente dell’anno in Irlanda. Nell’ordine nascono poi la società di Catering e banchettistica, il Tour Operator, il Ristorante Wine Bar Pinocchio ed il Cash & Carry di prodotti italiani. Ognuna di queste attività è legata in maniera forte alla tradizione del patrimonio enogastronomico regionale italiano. Nel corso degli anni abbiamo stretto partnership con numerosi produttori e operatori provenienti delle varie regioni d’Italia. Questo ci permette da una parte di essere sempre più legati al nostro Paese e dall’altra di porci sul mercato irlandese come azienda autenticamente italiana”.

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    Attraverso la “Flavour of Italy Travel” avete ospitato gruppi di clienti irlandesi in basso Molise proponendo, tra le altre cose, tour comprendenti vendemmia e visita caseifici locali, può raccontarci come hanno vissuto questa esperienza? Vi è possibilità di replicare l’esperienza anche in Agnone e nell’Alto Molise?

    “I gruppi di irlandesi che abbiamo ospitato in Italia hanno apprezzato tantissimo le esperienze vissute. In Molise in particolare abbiamo riscontrato un grosso successo dovuto, a nostro avviso, alla bellezza dei paesaggi (una vera a propria sorpresa per i nostri visitatori), alla genuinità dell’accoglienza e alla qualità della cucina e dei nostri prodotti. L’Alto Molise si presta ancora di più, per le ragioni appena elencate, a stupire i nostri ospiti irlandesi, sempre curiosi di scoprire nuove mete. E’ per questo che Agnone e l’Alto Molise sono stati inclusi in uno dei nostri gourmet tour, all’interno del libro di prossima uscita realizzato da me e Maurizio per promuovere i circuiti meno noti ai turisti. Il Molise avrà di certo un posto d’eccezione in questo progetto”.

    In questi giorni in vacanza con la famiglia in Agnone, quali opportunità intravede per questa terra?

    “Le opportunità sono indissolubilmente legate, a mio avviso, al turismo enogastronomico. La cucina e i prodotti della vostra zona sono unici, come unici sono i paesaggi e le terre da dove provengono. Questo patrimonio è talmente lampante ai nostri occhi, che risulta difficile vederlo così poco sfruttato. Basterebbe un minimo sforzo (a patto che sia collettivo) per rilanciare questo territorio, che in passato ha vissuto un’epoca d’oro. Bisogna innanzitutto prendere coscienza delle notevoli risorse che abbiamo. Crederci davvero con orgoglio e umiltà, ma soprattutto con la consapevolezza che, con una forte spinta dal basso volta a porre in primo piano il culto dell’accoglienza, i risultati non tarderanno a venire. Sono certo che noi molisani abbiamo quelle virtù umane che possono ancora fare la differenza. Ne è riprova l’entusiasmo suscitato nei nostri gruppi dalla calorosa accoglienza ricevuta qui in Molise. Quasi tutte le persone che sono venute la prima volta con noi sono tornate due o più volte portando con loro nuovi amici. Il passaparola resta ancora una delle migliori forme di promozione di un territorio”.

    Quali orizzonti per la “Flavour” oltre l’Irlanda?

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    “Nel prossimo futuro l’intenzione è di replicare il progetto FLAVOUR OF ITALY GROUP inizialmente in altri paesi europei e poi in altri continenti. Con la speranza di poter far conoscere la nostra terra ad un numero di persone sempre maggiore. Grazie per questa intervista, auguro a voi tutti ogni bene per il futuro. Ringraziamo te Marco, per quello che fai per la nostra terra e ti auguriamo ogni bene con la speranza di rivederti presto in Agnone”.

    di Angelo D’Agnillo

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