(ANSA) – PESCARA, 26 AGO – “Guardando le immagini di Renzi cacciato da L’Aquila, ho provato orgoglio per i cittadini della mia regione. La loro protesta è sacrosanta: soltanto un politico che ha perso il contatto con la realtà poteva pensare di usare L’Aquila come passerella mediatica”. Lo dice Gianluca Castaldi, senatore M5S, in riferimento agli incidenti di ieri all’Aquila.
”Gli abruzzesi sono stati abbandonati dalla politica dopo il terremoto del 2009, sono stati avvelenati dal disastro ambientale della discarica di Bussi (per il quale ancora nessuno ha pagato, ma non finisce qui) e sono stati derubati persino del loro mare, svenduto alle multinazionali del petrolio. Vorrei stringere la mano a chi ieri ha fatto capire che ormai Renzi è il benvenuto soltanto nei salotti degli amici affaristi, come quello della Compagnia delle Opere di “Comunione & Ricettazione”. Ma bisogna anche ricordare che la scena di ieri è conseguenza di un profondo degrado istituzionale: assistere a un presidente del Consiglio trattato così dai cittadini è un evento triste per tutta l’Italia. Non ci dà nessun piacere constatare che le cose vanno male. Saremo felici invece quando vedremo il prossimo Premier accolto da abbracci e applausi, senza scorta e dopo aver fatto qualcosa di concreto per tutti gli italiani. E ovviamente sarà un cittadino eletto a 5 stelle”, chiude il senatore vastese. (ANSA).
Renzi cacciato dagli abruzzesi, Castaldi: «Ammirazione per i contestatori»
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