RICEVIAMO da Antonio Campitelli, presidente regionale della Libera Caccia, e pubblichiamo:
Dopo l’ultima dichiarazione del presidente della Copagri Camillo D’Amico, vorrei fare alcune considerazioni.
Innanzitutto qui da noi, le uniche “eminenze grigie” che abbiamo, sono i cinghiali, che se la ridono e se la spassano, mentre si continua a tergiversare nel voler modificare un regolamento inadeguato, o nel concederci una deroga alla sua applicazione, per poterci permettere di andare a caccia con il vecchio regolamento provinciale e nel frattempo apportare le dovute modifiche. Qui da noi non ci sono “direttori d’orchestra”, ma solo “musicisti” !!! …37 musicisti che hanno intonato in maniera corale la “sinfonia della protesta” !!! Una sinfonia melodiosa che ha finalmente riportato i cacciatori ad essere i protagonisti stessi dell’attività venatoria. Quei cacciatori ormai stanchi delle continue vessazioni, delle solite promesse che mai si concretizzano, delle decisioni imposte dall’alto, dei ricatti, delle “velate minacce”…e di tanto altro ancora !!! Su una cosa D’Amico ha completamente ragione…ha vinto la COCCIUTA TENACIA, non di alcuni, ma di TUTTI i capisquadra !!! …coadiuvati solo dalla loro intelligenza, dalla loro capacità di ragionare con la propria testa, e senza farsi abbindolare con promesse e chiacchiere da bar. Ricordo a D’Amico che anche nell’Atc “Sulmona” hanno ritirato le squadre, nell’atc Chietino Lancianese ci sono diversi ricorsi per quanto riguarda l’assegnazione delle zone, che la Provincia dovrà dipanare prima dell’inizio della stagione venatoria, e che dalle lamentele generalizzate che si leggono quotidianamente su Facebook e dalle chiamate che mi prevengono, sicuramente negli altri atc Abruzzesi, non regna quella tranquillità che si vorrebbe far credere. È inutile voler far passare per oro, quello che in realtà è….ben altra sostanza !!!
Anche la polemica su alcuni capisquadra che sono anche selecontrollori, mi sembra alquanto strumentale. Infatti, dei vari capisquadra che hanno conseguito l’abilitazione all’attività di selecontrollo, solo pochissimi la praticano, e rispetto alla totalità dei selecontrollori operanti nell’atc Vastese, sono veramente un numero risicatissimo.
In merito alla richiesta di attuazione del potere sostitutivo avanzata da D’Amico, mi preme ricordargli ancora una volta, che, anche in caso di un eventuale commissariamento dell’atc, la situazione di certo non cambierà. I cinghiali non li abbattono né i commissari, né i tecnici, né i burocrati, né i politici…..i cinghiali li abbattiamo noi cacciatori !!! Dateci dunque la possibilità di andare a caccia, e noi saremo felici di poter contribuire alla risoluzione del problema.
Rinnovo quindi il mio invito al presidente D’Amico, ed a tutti gli altri presidenti delle associazioni agricole, ad essere CON NOI, e non CONTRO DI NOI !!!
Ormai il “dado è tratto“, e siamo in attesa di una risposta da parte della Provincia e della Regione, sulla possibilità di poter apportare le dovute modifiche al regolamento, o sulla possibilità di una deroga dalla sua applicazione per questa stagione. Diversamente da ciò, noi non potremo andare a caccia, ed abbattere quelle centinaia di capi che abbiamo abbattuto nelle scorse stagioni…e di conseguenza, qualcuno dovrà spiegare a tutti gli agricoltori e i cittadini del Vastese, come mai l’anno prossimo si ritroveranno con almeno 10000 (DIECIMILA) cinghiali in più sul territorio !!!
Nel frattempo ricordo a tutti che…. L’unione fa la forza….a mali estremi, estremi rimedi !!!!!
Antonio Campitelli
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