(ANSA) – CAMPOBASSO, 6 OTT – Dieci anni dopo la tragedia, verdetto ribaltato e assoluzione in Appello per i macchinisti accusati di essere responsabili del disastro ferroviario di Roccasecca (Frosinone). L’incidente risale al 20 dicembre del 2005 quando il treno Roma-Campobasso tamponò un altro convoglio fermo in stazione: morirono due molisani (lo studente di Isernia Francesco Martino, 25 anni, e Antonio Vallillo, 49enne di Campobasso) e una settantina di passeggeri rimasero feriti. In primo grado il tribunale di Cassino aveva condannato Mario Mangano, di Benevento, e Gabriele Venditti, di Isernia, a 3 anni e 6 mesi di reclusione. Un verdetto che è stato ora ribaltato dai giudici della Corte d’Appello di Roma che hanno assolto entrambi dalle accuse di omicidio e disastro colposo perché il fatto non costituisce reato. Le motivazioni della sentenza si conosceranno entro tre mesi. L’accusa aveva sempre sostenuto che il disastro era stato causato da un errore umano, i due macchinisti invece si erano sempre difesi sostenendo di aver visto il segnale verde sul semaforo della stazione. (ANSA)