AGNONE – Nel tardo pomeriggio di venerdì 19 agosto, alla presenza delle autorità locali (religiose e comunali), della popolazione e della nota attrice Alessandra Mastronardi in qualità di madrina dell’evento, è stata benedetta la statua della “Madonna di Fonte Minaldo” che lo psicologo Luigi Mastronardi (che vive a Roma e che è il padre dell’attrice nota anche a livelli internazionali) ha voluto donare (assieme ad altri accorgimenti di decoro e di ornamento) alla comunità di Villacanale, suo paese di nascita e di origine. Purtroppo, l’arricchimento e la riqualificazione (anche scenografica) della bella ed antica “Fonte Minaldo” ha provocato sui “social media” la protesta di taluni, specialmente di giovani, che sono andati comunque sopra le righe e al di là della normale e costruttiva dialettica paesana. Adesso, il prof. Luigi Mastronardi ha inteso rispondere a costoro, inviando il seguente testo che viene pubblicato con la speranza che gli animi si plachino e che tutti i cittadini di Villacanale possano trovare un modo più sereno, dignitoso e civile di dialogo e persino di dissenso senza perdere di vista il bene comune.
Ecco il testo che il prof. Mastronardi ci ha inviato:
Vorrei rispondere, serenamente come è mia abitudine, a questa tempesta in un bicchiere d’acqua. Quando si colloca un monumento in una comunità lo si fa per diversi motivi: per devozione, per commemorazione, per sciogliere le coscienze, per attrarre la curiosità dei viaggiatori e tutto questo con ricadute positive per la comunità stessa. Quando poi si riqualifica l’intera area che ospita il monumento, il beneficio è doppio per la utile e libera fruizione di ognuno. Questi signori che protestano, in verità pochissimi e sempre gli stessi (la maggioranza del paese è venuta compatta alla benedizione della statua e se qualcuno dissente non lo fa con questi toni ma con obiezioni pacate), questi signori dicevo, con queste espressioni si iscrivono di diritto nel registro del disfattismo, del tanto peggio tanto meglio, del “chissene frega” del degrado. Perché altrimenti questi signori dove stavano quando tutta la zona era preda dell’abbandono e dell’incuria? Dove erano questi signori quando ignoti rubavano le pietre della Fonte con grave danno per la sua funzionalità, quando imbrattavano con frasi oscene e blasfeme i muri, quando hanno sfasciato la porticina d’ingresso, quando le alghe hanno ricoperto tutte e due le vasche e l’erba è arrivata alle ginocchia? Dove erano quando hanno trasformato la zona in un letamaio o in una discarica abusiva o hanno divelto tutte le palizzate con grave pericolo della pubblica incolumità (ma che io ho provveduto a riparare). Dove erano quando hanno sfasciato i tavoloni dell’area di fronte? Io ho riparato tutto. E loro non hanno fatto mai nulla per proteggere questo sito e adesso si svegliano e protestano. Certo è più facile distruggere che ricostruire….