AGNONE – Quando parla del presepe vivente e nomina don Camillo Carlomagno e padre Aldo Parente, Giuseppe De Martino non riesce a trattenere le lacrime. E con loro che cinquantasette anni fa diede vita a l’evento della Natività più longevo del Molise. Quest’anno il presepe vivente di Agnone, che da sempre si contraddistingue per i temi di forte attualità trattati, ha scelto come filo conduttore la Misericordia e simbolo di essa Madre Teresa di Calcutta.
“Sulle parole di una famosa preghiera della Santa, inno alla misericordia – spiega Giorgio Marcovecchio che da sempre scrive i testi – la Natività del 2016 porterà sulla scena episodi e personaggi che, sotto diversi aspetti, sono esempi di misericordia divina ed umana. Il buon samaritano, il cireneo, il perdono di San Giovanni Paolo II al suo attentatore Ali Agca, la prostituta Maddalena, assolta da Gesù, rappresentano tutti aspetti in cui la misericordia di Dio si è manifestata direttamente o attraverso persone particolari”.
La rappresentazione, ancora una volta, si svolgerà in largo Sabelli il giorno della Vigilia di Natale appena dopo la ‘Ndocciata. Mentre fervono i preparativi, l’Eco online ha intervistato il regista della rappresentazione Giuseppe De Martino, che in anteprima ci svela le novità. (nelle foto a destra la prima edizione del presepe di Agnone e un’altra rappresentazione negli anni ’00)