Gli hotel che accolgono profughi non fanno più turismo e quindi non devono avere accesso ai fondi stanziati per quel settore.
Il Consiglio regionale d’Abruzzo ha approvato l’emendamento alla legge sulle strutture ricettive, presentato dal centrodestra, in base al quale «se tu hai un hotel e ospiti i presunti profughi, non prendi i soldi della legge 77 che finanzia le strutture turistiche», come spiega il primo firmatario Lorenzo Sospiri.
E parla di «piccolo stop al business sui presunti profughi» il consigliere Sospiri che aggiunge «Potranno accedere ai contributi regionali della legge 77 solo quelle strutture ricettive che, attraverso i bilanci d’impresa degli ultimi tre anni, dimostreranno di aver svolto esclusivamente attività di accoglienza turistica e di non aver avuto fondi per ospitare presunti profughi».
«C’è molta differenza tra chi merita questi contribuiti, perché fa davvero turismo e impresa, e chi invece usa la propria struttura per sfruttare il business dei presunti profughi, che sta fruttando centinaia di migliaia di euro a molti privati, per la precisione oltre 2milioni di euro per 3mila immigrati nel solo Abruzzo» conclude Sospiri.