Dopo oltre tre settimane dal voto per le regionali, in Abruzzo non è ancora chiaro chi è stato eletto e chi resta a casa. L’unica cosa chiara, invece, è che mentre altrove, in Europa, si utilizza il voto elettronico, con dati disponibili in tempo reale, in Italia siamo ancora impantanati con modalità di raccolta della volontà popolare da primo dopoguerra. Basta una svista, un dato riportato male su un verbale, e di colpo spariscono migliaia di voti, si perdono seggi, si creano e si distruggono aspettative negli eletti e negli elettori.
E’ attesa per oggi la nuova proclamazione ufficiale degli eletti in Consiglio regionale. Il tutto nasce da errori, riscontrati e denunciati dal candidato Alessio Monaco, nei dati attribuiti alla sua lista nel verbale di Teramo. I voti assegnati sul verbale a “Regione facile” erano 571 e non di 8.571, quelli reali. Questo gioco di prestigio, ovviamente involontario, ha fatto impazzire i quozienti elettorali e di conseguenza è cambiata l’assegnazione dei seggi: uno in più al Pd e uno in meno a “Regione facile”. Per colpa di questo errore Alessio Monaco, già sindaco di Rosello e assessore provinciale, era rimasto fuori, escluso dal Consiglio regionale.
Ovviamente è scattato il ricorso con la richiesta di correzione dei verbali e dunque di procedere alla corretta assegnazione dei voti e dei seggi.
Sollecitata da Monaco, la commissione elettorale teramana ha preso atto dell’errore commesso e ha provveduto alle opportune correzioni. Il dato corretto è stato trasmesso alla Corte d’Appello che si riunirà oggi per procedere alla nuova assegnazione dei seggi.
Con l’aggiunta di quei voti dimenticati, «per la precisione 8.002» ha puntualizzato alla stampa Alessio Monaco che ha presidiato il Tribunale di Teramo, “Regione Facile” si vedrebbe riassegnato il seggio precedentemente regalato al Pd.
E Alessio Monaco tornerà in Consiglio regionale, come deciso dagli elettori.
Francesco Bottone
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