POGGIO SANNITA – L’ultimo riconoscimento ottenuto mi offre l’opportunità di una riflessione – senza alcun intento polemico – sullo stato della cultura nel mio paese di nascita. Per lo stato di abbandono in cui versa, testimoniato ad esempio dal fatto che neppure conosco il nome del delegato/assessore alla cultura (ammesso che sia stata conferita una delega in tal senso), tempo fa ho chiesto ed ottenuto (non senza sforzo) la rimozione della pagina a me dedicata dal sito del Comune. La protesta, non ha ottenuto alcun effetto e nulla è mutato da allora. Ci si continua ad affidare alla buona volontà dei singoli, senza alcuna programmazione, senza alcun coordinamento e cosa davvero grave, senza attribuire alcuna importanza alle cose già fatte e a chi le ha realizzate.
Premesso questo e tenuto conto della imminente ricostituzione della Pro Loco – che ha tra i suoi scopi anche la promozione di eventi culturali, lo sviluppo e la valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali – risulta evidente che, occorre una decisa inversione di tendenza così come appare chiara la necessità di una diversa guida in grado di proporre e realizzare cose diverse.
In questo stato di cose, assume fondamentale importanza nell’ambito della ricostituzione della Pro Loco la capacità di formare una squadra capace, coesa, in grado di esprimere idee e realizzare iniziative in grado di attrarre gente e non soltanto del luogo.
Si può raggiungere questo obiettivo? La risposta è sì, ma a patto che si rinunci alla tentazione – sempre presente – di far prevalere non l’interesse comune, ma l’alterigia e/o la mai sopita voglia di protagonismo di alcuni o peggio ancora, l’idiosincrasia verso altri, che sta assumendo quasi la forma dell’odio.
L’occasione offerta dall’appuntamento dell’assemblea dei soci della Pro Loco, è un’ottima opportunità per verificare la volontà di imprimere un deciso cambio di rotta e per iniziare un percorso virtuoso. E’ in ballo non la guida della Pro Loco, ma la possibilità di guardare al futuro con occhio diverso ed iniziare la vera ricostruzione di un tessuto sociale disgregatosi nel corso del tempo. Sprecare questa occasione, sarebbe davvero grave! Spero che il buon senso prevalga.
Tiberio La Rocca