TRIVENTO – Emozionante il momento conclusivo del progetto di lettura dell’Istituto omnicomprensivo di Trivento giunto alla sua seconda edizione, svoltosi nell’auditorium intitolato all’indimenticabile Dott.ssa Rita Fossaceca. Gli allievi dei diversi ordini di scuola hanno incontrato David Conati, scrittore o meglio scrivente, come ama definirsi, perché, a suo avviso si diventa scrittori solo quando un’opera sopravvive al proprio autore; il compositore veneto ha lavorato con Tito Schipa Jr. Gino & Michele, Oscar Prudente, Mogol. Collabora come traduttore con le principali agenzie teatrali nazionali e ha scritto oltre cento testi teatrali. Ha pubblicato saggi, filastrocche, romanzi, canzoni, manuali educativi, guide didattiche per diversi editori, tra cui il gruppo Editoriale Raffaello, Melamusic, Edizioni Paoline. Dal 2000 si occupa di laboratori di scrittura creativa e teatro con gli alunni delle scuole Primaria e Secondaria. Anche a Trivento gli alunni si sono uniti attraversando un ponte ideale, che è la loro scuola, (rappresentato in modo creativo, dalla locandina realizzata dall’allievo della III C Walter Quici) con la lettura di due testi: “Il campione che sarò” e “Amici virtuali”. Il primo: storia di amicizie e di passioni sportive, perché un vero campione è prima di tutto un campione nella vita e questo momento è stato dedicato alla memoria del compianto Prof. Molinaro, scomparso a inizio anno; il secondo libro è la storia di Marco, che trasferitosi da poco in un nuovo contesto, non ha nemmeno internet e si sente tagliato fuori da tutto, “grazie” ad un video pubblicato in internet da uno sconosciuto, però, diventerà subito popolare, suo malgrado. Il primo libro è stato raccontato, in un laboratorio fatto di video, cartelloni, animazione con teatrino, addirittura ai piccoli ed entusiasti alunni della sezione di cinque anni della scuola dell’infanzia di Trivento dai giovani tutor della classe II B, della scuola secondaria di primo grado; quest’ultimi hanno letto e approfondito le tematiche del libro insieme alla classe II A e alle classi prime sezioni A,B,C, alla pluriclasse, di Roccavivara, e alle classi V di tutti i plessi della scuola Primaria, di Trivento. Il testo è stato parte di un percorso condiviso anche per i laboratori di continuità finalizzati ad un miglioramento del passaggio tra un ordine di scuola all’altro. Lo stesso è valso anche per i ragazzi più grandi, (le classi terze della secondaria di primo grado e il biennio del liceo delle scienze applicate) che si sono confrontati sulla tematica di stretta attualità riguardante l’amicizia virtuale e sulle insidie legate al mondo dei social; momenti di confronto importanti legati alla continuità e soprattutto al progetto ministeriale “Generazioni connesse”, fondamentale per la protezione dei giovani dal cyberbullismo e numerose sono state le iniziative della scuola in tal senso. La mattinata di didattica alternativa si è aperta con l’intervento della referente del progetto Prof.ssa Maria Fiorito che, dando il benvenuto all’autore ospite, ha sottolineato che gli allievi, con passione, hanno affrontato l’analisi dei due libri, scritti in modo chiaro ed efficace ma ricco di descrizioni anche della sfera sensoriale, che amplificano così le emozioni del lettore tramite riferimenti a canzoni a rumori, a profumi e le pagine scorrono tratteggiando realisticamente il mondo dei giovani con tematiche legate ai loro interessi. La referente ha rivolto un ringraziamento speciale alla Dirigente prof.ssa Maria Maddalena Chimisso che ha condiviso l’iniziativa, alle docenti, che con lei collaborano, alle colleghe di lettere e di sostegno, che hanno reso possibile una lettura attiva e creativa in classe dei due testi che è poi l’essenza stessa del progetto ossia il realizzarsi di questo ponte invisibile ma robusto che è passato dai deliziosi piccoli allievi dell’infanzia, attraversando la primaria sino ad arrivare ai ragazzi della secondaria di primo e secondo grado, senza dimenticare la partecipazione delle maestre della sezione dei cinque anni, dell’infanzia e in particolare delle colleghe, delle classi quinte di tutti i plessi della primaria, che hanno fornito un contributo fondamentale; continuando con i consigli di classe del primo grado sino ad arrivare al liceo con il collega di lettere del biennio e la docente di potenziamento di diritto poiché la lettura di “Amici virtu@li” si è inserita perfettamente, come detto, nel progetto ministeriale “Generazioni connesse”.
In ultimo ma non da ultimo il ringraziamento è andato all’Agenzia Iannone che ha supportato l’iniziativa e a Enrico Pavone, in arte Vagabondo, ex alunno della scuola, che da creativo autore musicale e di testi, nonché esperto di nuove tecnologie ha dato il suo contributo volontario e originale, in questo e in altri progetti; come la realizzazione del video che parteciperà al contest DonareMiDona, iniziativa promossa dall’Istituto Italiano Donazione; la scuola è già dallo scorso anno testimonial morale dell’iniziativa che vedrà il suo momento più importante il 4 ottobre prossimo, data del giorno del dono. Ma un dono è anche e sempre la lettura, esperienza formativa fondamentale, anche nell’era di internet in cui sembra “superata”, tuttavia rimane la chiave per aprire ogni porta della conoscenza, possibilmente, oggi, in modo sempre più alternativo e coinvolgente per i ragazzi.
Protagonisti i ragazzi che hanno preceduto l’intervento dell’autore con le interviste a distanza a Daniela Sabatino, calciatrice, originaria di Castelguidone e campionessa militante nel Brescia, ma che indossa con onore anche la maglia della nazionale, a fare le domande una reporter d’eccezione: la sorellina Francesca che frequenta la V A. Le alunne della II B Suemy, Caterina e Yole Alba, promesse del tiro con l’arco, hanno addirittura fatto una serie di domande alle due atlete olimpioniche Guendalina Sartori e Lucilla Boari. A seguire l’intervento applauditissimo di CONATI che con innata ironia espressiva ha spiegato la che la sua storia di “scrivente” nasce dall’essere prima giovane lettore di classici e poi dalla voglia, stimolata dalla madre, di scrivere un diario, fino ad arrivare alle attività di adulto: pubblicitario, poi autore di canzoni, musiche e testi teatrali, con collaborazioni importanti, fino ad approdare a pubblicazioni con protagonisti: i giovani, ai quali far comprendere valori fondanti anche se sembrano “antichi” come quello dello sport sano, che consente di crescere soprattutto umanamente, quando non ci carica in modo eccessivo di aspettative, perché i grandi campioni manifestano anche grande saggezza e umiltà, consapevoli delle fatiche da sostenere per abituarsi a nuovi stili di vita. Se il potere della parola, oggi più che mai è fondamentale, nella seconda parte dell’incontro, dedicato agli adolescenti, Conati ha interpretato tematiche di stretta attualità partendo dal fatto che lo schermo in qualche modo protegge la nostra vulnerabilità e che spesso, l’approccio con internet e i social è strano: non si legge, non si capisce ma si commenta! Spesso lanciando bombe invisibili la deflagrazione può essere devastante nell’anima di chi riceve il messaggio. Ha fornito, poi, una interessantissima definizione di social network: rete di contatti che dà una mano a crescere e a raggiungere i propri obiettivi; a sorpresa, ha fatto comprendere che questo social è la famiglia, a seguire c’è la scuola e poi la comunità di cui facciamo parte: persone reali pronte ad aiutarci. L’autore non ha smesso di evidenziare quando sia insidioso internet che ci considera consumatori e compratori e non persone con le loro sensibilità e unicità. L’uso consapevole dei social ci preserva da spiacevolissime conseguenze, in modo da essere liberi di pensare e di non abbandonare la realtà dei rapporti umani autentici; regalo del Vaga ai ragazzi e all’autore è stata la sua canzone intitolata proprio “Amicizia virtuale, solitudine reale”, testo profondo ispirato dal libro, con un ritornello che resta in testa, portando, però, alla riflessione; in preparazione il video con David Conati che accompagna alla chitarra i Senza Guinzaglio, talentuosi giovani di Trivento, il gruppo di cui Enrico Pavone fa parte ed è fondatore con Francesco e Luigi Ciafardini e Francesco Marzini.
Numerose sono state le domande poste all’autore che con ritmo incalzante e diretto a spronato i ragazzi e leggere per costruire se stessi, senza condizionamenti.
Vivo Apprezzamento sul progetto è stato espresso dalla Dirigente prof.ssa Maria Maddalena Chimisso per l’importante azione formativa legata alle competenze di base ma soprattutto alla crescita umana dei ragazzi perché: un giovane che legge, sarà un adulto che pensa.
Ponte di lettura, gli studenti di Trivento incontrano l’autore David Conati
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