AGNONE – “Non abbiamo ricevuto nessun invito per assistere o presenziare alla venuta del Papa. Eppure il Santo Padre Francesco è per gli umili e per gli indifesi e non per chi sta meglio dei poveri abitanti delle aree interne”.
La voce fuori campo è di un infastidito e dispiaciuto Pompilio Sciulli presidente dell’Anci Molise nonché sindaco di Pescopennataro. Ha deciso di dire la sua quando oramai la venuta del Santo Padre nel Molise è un ricordo.
“Come presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani del Molise e rappresentante di tantissimi paesi –aggiunge Sciulli- tengo a precisare che chi ha organizzato e chi ha funto da cerimoniere per la venuta del Santo Padre nel Molise ha completamente ignorato e dimenticato di invitare e coinvolgere a quella che era una festa tutti i paesi appartenenti alla diocesi di Trivento. Cosa questa inaudita e che stigmatizzo. La visita di Papa Francesco –aggiunge Sciulli- per il Molise è stato un momento di storia. La venuta di Bergoglio è stata la cosa più bella che questa regione potesse avere. Dopo il Papa Santo ecco il Papa “Umile” –sottolinea con un sorriso Sciulli- Ebbene proprio il Papa che come San Francesco ha voluto gli ultimi fra i primi nella terra molisana, a sua insaputa, non ha incontrato proprio i rappresentanti di quelli che sono i paesi che soffrono di più. Quelli che sono tagliati fuori dalla direttrice di sviluppo e che stanno soffrendo per i tagli che interessano la sanità, le scuole, il calo demografico, la mancanza di sviluppo ed economie. Spero –conclude Sciulli- che la grave dimenticanza non sia stata voluta e che soprattutto la Chiesa di Campobasso si renda conto di come sia stato trattato un territorio come quello alto molisano, ancora una volta, apparentemente, di serie B”.
V.L.