Attraverso una interrogazione l’onorevole Maria Amato ha portato all’attenzione del Ministero della Salute le problematiche inerenti al rischio a cui sono esposti i medici di continuità assistenziale (ex guardia medica) per “funzione”: lavorano da soli, frequentemente in condizioni disagiate e in ambulatori non sempre adeguati, con rischi per la incolumità fisica, come documentano anche recenti fatti di violenza.
“Ho sollevato la questione della indennità di rischio, delle osservazioni della Corte dei Conti per Abruzzo, Basilicata e Molise, della scelta di un immediato provvedimento retroattivo sui medici per il recupero delle somme e delle conseguenze anche di tipo sociale”, spiega l’onorevole Amato.
Il Sottosegretario Faraone ha risposto al question time in Commissione XII assicurando che, oltre ad essersi già avviate verifiche ispettive sul livello di sicurezza dei professionisti sanitari presso i presidi di tutto il territorio nazionale, “per quanto concerne il profilo economico è in fase di valutazione la possibilità di avviare un approfondimento con le Regioni al fine di individuare, anche alla luce dei rilievi mossi dalla Corte dei Conti, le soluzioni più idonee compatibili con l’ordinamento vigente”.