SONO appena tredici i cinghiali abbattuti nel corso della prima settimana di prelievi selettivi nel territorio del Vastese.
Prima settimana, primi bilanci per l’operazione di contenimento della specie cinghiale messa in campo dalla Provincia e dall’Atc Vastese che andrà avanti fino alla fine di agosto. Quaranta i selecontrollori in azione in dodici distretti sul territorio, dalla costa all’Alto Vastese, che hanno dato avvio alle operazioni finalizzate a contrastare i danni all’agricoltura causati dai cinghiali e i continui incidenti stradali soprattutto nella zona di Vasto-Casalbordino.
La temuta mattanza non c’è stata, perché in questa prima settimana sono stati appena tredici i cinghiali abbattuti. Un numero intuibilmente e sensibilmente inferiore rispetto a quello stimato derivante dal bracconaggio.
Il piano di prelievo della Provincia prevede, nel Vastese, un numero complessivo di novanta esemplari da abbattere, divisi ovviamente per classi di età. Siamo dunque a poco più del dieci per cento degli abbattimenti.
Un’operazione, questa del selecontrollo, o meglio dei prelievi selettivi di cinghiali, che è stata preceduta e accompagnata dalle polemiche sollevate ad arte da alcune frange del mondo venatorio.
Polemiche alle quali risponde il supervisore delle attività di campo incaricato dalla Provincia, Angelo Pessolano: «Si andrà avanti come da accordo con la Provincia, anzi dalla prossima settimana aumenteranno di dieci unità i selecontrollori e si apriranno altre unità di gestione come da programma. I i controlli ci saranno, come ci sono stati per i selecontrollori e non passeremo sopra ad azioni di disturbo denunciando chiunque ci crei problemi o ostacoli il pubblico ufficio degli stessi».
Rispetto alle accuse mosse da chi definisce i selecontrollori dei «bracconieri autorizzati», Pessolano ribatte: «La cosa che mi lascia perplesso è che fino a qualche giorno fa, quando i selecontrollori non entravano ancora in azione, nessuno si è mai lamentato di coloro che vanno in giro la notte a sparare, i veri bracconieri, che fanno realmente danno alla specie, ora invece sembra che i selecontrollori siano tutti dei poco di buono. Invece proprio i selecontrollori hanno segnalato, in questi giorni, dei bracconieri in azione a Vasto, Montazzoli, Atessa e Carpineto Sinello».
«Dobbiamo effettuare un prelievo quali-quantitativo per non destrutturare i branchi dei cinghiali, ma per far sì che si possano sviluppare in numero sostenibile rispetto alle attività agricole. – chiude Pessolano – In cinque giorni di selecontrollo sono stati abbattuti tredici cinghiali, rimangono ancora sette settimane per completare il piano di abbattimento. Il nostro scopo finale è dare una risposta al mondo agricolo senza creare danni al nostro mondo venatorio».
Francesco Bottone
effebottone@gmail.com
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