Si è conclusa dopo 5 mesi con grande successo la mostra la personale dell’artista sannita Lina Boffa “Frammenti Cromatici”.
La serata conclusiva ieri sera, in Abruzzo, all’interno dell’Hotel “Il Lavatoio” a Castel di Sangro.
La personale di Lina articolata per periodi, prova a far comprendere il fascino e l’importanza artistica dell’autore, i tratti spontanei tipici della sua arte capaci di cogliere gli aspetti curiosi della vita.
Ogni pennellata è strumento di indagine interiore anche per lo spettatore, che rimane inevitabilmente rapito dalla forza espressiva dell’artista sannita.
Numerosissimi i visitatori che hanno accolto l’arista sannita, tra i quali alcuni artisti e appassionati di arte. Tra gli illustri visitatori, il maestro Lino Alviani e Raffaele Buzzelli, che hanno espresso parole di elogio nei confronti dell’artista. Hanno presenziato la fotografa Angela Zuppa e la giornalista Brigida Abate. A concludere la serata un brindisi e un dibattito aperto tra pubblico e artista. Con il segno e il colore, l’artista ha comunicato il suo sentire e il suo operare esponendosi a un confronto di pubblico e critica, ha scelto un tema complesso, quanto affascinante per una mostra, “il suo linguaggio artistico”.
Delle sue 50 opere esposte è stata apprezzata l’espressione immediata e spontanea realizzata con segni decisi e con colori caldi e vibranti.
«Non mi sono mai limitata a un linguaggio pittorico, non c’è l’adesione a un’estetica o ad un filone particolare. – spiega all’Eco la pittrice Lina Boffa – Qualsiasi cosa io trovi che m’interessa nel mio laboratorio, sul mio tavolo da lavoro, per terra, per strada diventa oggetto d’interesse. Qualunque cosa o supporto, mi attrae, carta, stoffa, fotografie, sassi, conchiglie, legni, fili di rame, alluminio persino la colla e il catrame. L’effetto pittorico delle tecniche miste m’interessa molto, adopero, smalti, acrilici, oli, acquerelli, indistintamente, senza un ordine preferenziale».