AGNONE – Sarà presentata nel pomeriggio odierno, giovedì 30 novembre, la silloge poetica “Amen in limine” di Fabrizio Meo. L’appuntamento si terrà alle ore 17,30 nella sala ofs del convento dei padri cappuccini. Interverranno oltre l’autore, il direttore editoriale della Volturnia Edizioni Ida Di Ianni, il direttore editoriale di “Altroverso- Quaderno di Segni Contemporanei” Luigi Fabio Mastropietro e Mari De Jesùs Correa lettrice teatrale e compositrice. Introduce il presidente del Centro Studi Alto Molise, Ida Cimmino. L’evento è organizzato dal Centro studi in collaborazione con la casa editrice Volturnia e con il patrocinio del Comune di Agnone.
PREFAZIONE – Leggere Amen in limine e rendersi conto che è difficile “storicizzare” una poesia che non esiste più. Tuttavia, forse proprio in questo assoluto negativo risiede la potenza di questa voce. La voce del poeta canta nel deserto e non può risuonare che di se stessa. E già solo per questo, la voce non può che generare la lingua dei morti. Quella che da sempre è la lingua della poesia. Il poeta scrive poesia come solo un disincarnato può scrivere.
A questo punto poco importa che quella di Amen in limine sia una poesia “colta” che affonda le sue radici ontologiche nella classicità greca e latina. O che adotti registri emozionali complessi che
erompono dall’assorbimento delle grandi tradizioni del pensiero estetico e filosofico, dal simbolismo
francese all’orfismo di Campana e di Montale. […]
Amen in limine scompagina la vulgata editoriale della morte della poesia. Dissolve la deiezione inodore dell’intrattenimento para-televisivo in arte e in letteratura. Sconfigge il pregiudizio strumentale di un’arte che può intrattenere più o meno piacevolmente, magari rassicurare le coscienze
come certa puerile letteratura noir oggi in voga, ma mai può aspirare a leggere il mondo per cambiarlo.
L’ AUTORE – Fabrizio Meo nasce il 10 aprile 1988 ad Agnone. Ha conseguito la laurea in Letteratura italiana all’Università del Molise,specializzandosi successivamente in Scienze del testo all’Università La Sapienza con una tesi sul laudario iacoponico. I suoi interessi ruotano intorno alla poesia, alla musica, alla spiritualità cristiana e orientale, con particolare attenzione alla mistica apofatica, al Sufismo e al Toismo. Dopo alcune collaborazioni, fra cui quella di recensore di dischi di metal estremo per il sito True metal, esordisce nel 2015 con la piccola silloge “Vox secreta silvae” pubblicata nell’antologia poetica ” Goulerne” (Aletti editore) e con due componimenti, “Brith milah” e ” Le mie esequie”, per l’antologia “Bankrupley” (Limina Mentis). In “Amen in limine” è condensato quasi un decennio del suo percorso umano interiore.