AGNONE – All’ospedale ‘San Francesco Caracciolo’ mancano gli ambulatori. Così se prima esistevano quelli dell’otorino, del medico sportivo, dello psichiatra, del neurologo, del pediatra, da tempo, queste figure professionali non sono più contemplate all’interno della struttura sanitaria.
Colpa dei tagli o come ebbe a dire a Striscia La Notizia il dg dell’Asrem, Gennaro Sosto: “Ad Agnone i medici non vogliono venire”. Come se un dipendete di una ditta privata si rifiutasse di eseguire gli ordini del titolare. Pazzesco. “Ci stanno togliendo tutto” commenta disperata un’anziana signora di Poggio Sannita che per una visita all’otorino dovrà recarsi ad Isernia pur non avendo nessuno che la potrà accompagnare visto che entrambi i figli vivono a Roma e il marito è morto da tre anni. “Parliamo di ambulatori non di reparti o sale operatorie che non funzionano – riprende rammaricata -. Paghiamo regolarmente le tasse come chi abita a Campobasso, Termoli e Isernia, eppure non si riesce a far venire lo specialista una volta la settimana come accadeva tempo fa”.
La situazione è arciconosciuta a Isernia e Campobasso ma nessuno fa niente per porre rimedio ad uno stato di fatto che sta esasperando i residenti del Molise Altissimo che per una visita sono costretti a recarsi altrove rimettendoci tempo e denaro. “Per la prima volta nella mia vita non andrò a votare e invito anche i miei concittadini a farlo – conclude la donna di Poggio Sannita avvicinata da l’Eco -. Questa gente che sotto elezioni ha l’abitudine di promettere mari e monti o la luna nel pozzo, non merita un solo minuto del mio tempo”. Più chiara di così…