ANSA) – PESCARA, 10 MAR – Resta il giallo sull’omicidio di Alessandro Neri, il 29enne di Spoltore (Pescara), ucciso a colpi di arma da fuoco e trovato morto dopo tre giorni di ricerche in un canale alla periferia Sud di Pescara. Elementi importanti per ricostruire i fatti, comunque, sono emersi dall’autopsia sul corpo del giovane. L’esame ha chiarito diversi aspetti, sui quali però vige il più stretto riserbo degli investigatori.
Attesa anche per conoscere gli esiti dell’analisi dei tabulati telefonici sul cellulare del giovane e delle ultime persone con cui è entrato in contatto. All’autopsia ha preso parte anche un ufficiale dei carabinieri del Ris di Roma, esperto di balistica.
Dall’esame autoptico i militari si aspettavano di sapere, oltre ai tempi della morte, anche da quale distanza è stato esploso l’unico colpo che, apparentemente, avrebbe ucciso il 29enne. La distanza, infatti, potrebbe rivelare il tipo di luogo in cui si è consumato il delitto, magari un’auto o un ambiente piccolo.
Ucciso a colpi di arma da fuoco, eseguita autopsia sul giovane abruzzese
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