RICEVIAMO dall’USB Vigili del Fuoco Nazionale e volentieri pubblichiamo:
“Morti bianche”, un modo gentile di definire dei delitti a volte dei veri e propri omicidi sul posto di lavoro, vittime come i loro familiari. Un’altra esplosione in un luogo di lavoro è avvenuta questa volta a Livorno, a morire due operai. Quante volte è già successo dall’inizio dell’anno, quante volte abbiamo visto divampare il fuoco, piuttosto che nuvole di veleni da depositi, fabbriche, magazzini?
L’anno scorso le vittime ufficiali sono stati 349, in calo rispetto all’anno precedente, mentre gli assassini sul lavoro sono stati 1300, in forte aumento. Ma se un telegiornale o un politico parlano di allarme sicurezza state sicuri che si riferiscono ai migranti, non ai lavoratori uccisi nel nome del profitto.
Quei migranti che sono la colpa di tutto! Ieri ci sono stati i funerali di due vigili del fuoco nel silenzio della tv nazionale. Del resto sono solo dati che finiranno nel freddo calcolo che leggeremo tra qualche anno in un almanacco che racconta solo numeri e nasconde le storie.
Per noi sono persone, lavoratori che una società sempre più individualista ed egoista, facilmente ignora. Per noi sono eroi del quotidiano. Ma perché la tv di stato è muta? Non li celebra e non li ricorda? Forse pure la TV è la vittima di una informazione “bianca”, incolore? Non facevano abbastanza notizia i i due vigili catanesi? Sono altre le notizie che attirano l’attenzione, forse la bufala che vuole l’immigrato nella suite di lusso con la WI-FI? I luoghi comuni insomma di una propaganda becera, che semina odio e dimentica i suoi eroi.
USB Vigili del Fuoco Nazionale