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  • Cacciatore formato: parte il primo corso dell’Atc Pescara

    PESCARA – Cacciatore formato: parte il primo corso dell’Atc Pescara. Abilita i cacciatori alla cessione di tre capi di cinghiale all’anno anche alla ristorazione e alle macellerie.

    Organizzato dell’Ambito territoriale di caccia di Pescara e con il parere favorevole della ASL di Pescara, parte domani il primo corso di formazione da cacciatore formato.

    Partecipano all’evento formativo circa 40 cacciatori, scelti tra le squadre che operano nella provincia, almeno uno per squadra, e in possesso dell’abilitazione da cacciatore di selezione. Si tratta di un corso formativo sulla manipolazione delle carni selvatiche, dall’abbattimento in poi, in riferimento alla sicurezza alimentare. I cacciatori che supereranno l’esame finale potranno cedere i capi di selvaggina abbattuti direttamente alla ristorazione. Non solo ungulati, come gli onnipresenti cinghiali, ma anche altra selvaggina. Per gli ungulati è stato fissato il limite dei tre capi all’anno per cessione diretta a ristoranti, macellerie o privati. Limite che non c’è, invece, se gli animali prelevati a caccia vanno conferiti ad un centro lavorazioni carni. Insomma, grazie a questo corso, il “problema” cinghiale diventa effettivamente una “risorsa” che resta sul territorio. 

    Primo fra tutti gli Atc d’Abruzzo, quello di Pescara lancia questo primo corso di formazione che parte appunto domani. Sarà presente anche il funzionario della Regione Abruzzo che ha redatto le linee guida, Paolo Torlontano, che terrà anche una breve introduzione. Il docente del corso è invece il dottor Mauro Ferri,  veterinario in pensione della ASL di Modena, già dirigente della Provincia ed il primo in Italia a costituire la filiera delle carni selvatiche. 
    Nell’Atc Vastese, invece, il più volte annunciato corso di formazione non è stato ancora organizzato.

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

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