CAMPOBASSO – Molise terra di viticoltori. Potrebbe essere definita così la seconda regione più piccola d’Italia stando agli ultimi dati sulle richieste per l’impianto di nuovi vigneti sul territorio regionale. Un settore, quello della viticoltura che sta crescendo rapidamente.
“Riprova ne è – osserva il direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese – il dato di recente divulgato dall’assessorato regionale all’Agricoltura, secondo cui sono 184 le ditte molisane che hanno ottenuto l’autorizzazione a impiantare nuovi vigneti, per una superfice totale di 53,65 ettari. Numeri, questi – afferma Ascolese – che indicano, in maniera chiara, il crescente interesse verso un settore che, a ragion veduta, va sempre più affermandosi come trainante per l’agricoltura e l’economia regionale”.
“L’aumento della superfice di terreni coltivati a vigneti – afferma il delegato confederale di Coldiretti Molise, Giuseppe Spinelli – non determina solo la crescita della produzione ma anche la richiesta di operatori del settore. Così, dalle figure tecniche quali agronomi e agrotecnici, il mondo del vino da lavoro anche ad una serie di altre figure professionali che spaziano dai sommelier alla manodopera specializzata. Tutto questo – prosegue Spinelli – crea un circuito virtuoso che crea nuova occupazione e fa dunque crescere l’economia regionale”.
Di pari passo con la quantità stiamo assistendo, negli ultimi anni, anche ad una crescita qualitativa dei vini molisani, come testimoniano le presenze sempre più frequenti dei nostri produttori ad appuntamenti di caratura internazionale. E’ così sempre più frequente, passeggiando fra gli stand del Vinitaly a Verona o del Cibus a Parma, solo per citare alcune delle “passerelle” più prestigiose del gusto, imbattersi nelle Doc e Igp molisane che stanno diventando veri e propri ambasciatori del Made in Molise nel mondo, agevolando l’uscita della regione dall’atavico isolamento cui si è visto relegare pere decenni.