AGNONE – Ottantamila volumi di cui duemila antichi. Pezzi unici come le poesie di Lucrezia Borgia o l’Atlante geografico delle Due Sicilie. Un viaggio nel tempo che va dal 1500 al 1832. E’ quello che accade oltrepassando la soglia della biblioteca “Baldassarre Labanca” una delle più importanti del centro Sud Italia che ha sede a Palazzo San Francesco dove sono stati di casa i francescani tra cui il potente esorcista padre Matteo d’Agnone.
Mura antiche che trasudano storia, cultura, bellezza e arte. Uno scrigno ai più sconosciuti, patrimonio inestimabile dell’intero Molise, che meriterebbe maggiore attenzione da parte delle istituzioni. Nata con decreto regio nel 1911 per volontà del grande intellettuale agnonese Baldassarre Labanca, nel 1968 la biblioteca fu accorpata con quella comunale incrementando il patrimonio libraio. Oggi è gestita dall’associazione “Tradizioni e Sviluppo” che come prima cosa ha deciso di tenerla aperta tutti i giorni la settimana, festivi inclusi. Così al modico prezzo di tre euro si può conoscere l’interessante percorso del museo civico che tra le tante cose esalta l’architettura e i soffitti lignei i quali, nell’ultimo periodo, hanno scomodato accademici e una casa editrice come l’Adelphi. “L’obolo che chiediamo ai visitatori – spiega il presidente dell’associazione, Giacomo Crolla – non è altro un contributo per le attività messe in campo durante l’anno e ciò che serve per rendere più accoglienti i locali”.
Stanze che in apposite teche conservano l’originale riproduzione della Tavola Osca del British Museum di Londra. Locali versatili dove è possibile seguire convegni, corsi di formazioni, rassegne, mostre pittoriche o fotografiche. Una nuova azione concreta che di fatto ha portato scolaresche, stranieri, intellettuali a recarsi nel cuore del centro storico agnonese. “I numeri sono nettamente in ascesa – sottolinea l’avvocato Mercede Marcovecchio, vice presidente dell’associazione Tradizione e Sviluppo – voglio ricordare che solo in occasione della Ndocciata dell’Immacolata abbiamo accolto 650 persone rimaste a bocca aperta dopo il classico giro fatto all’interno della biblioteca. Indubbiamente – prosegue – c’è tanto ancora da fare e le risorse a disposizione sono sempre troppo esigue, ma ce la stiamo mettendo tutta”.
A riguardo, notizia dell’ultima ora, vuole la partecipazione ad un bando nazionale presentato al ministero dei Beni culturali per il restauro e recupero dei libri antichi. “Abbiamo appreso che il nostro progetto è tra i primi posti – conclude Crolla – l’augurio è quello che il ministero possa riconoscere la bontà del lavoro svolto e assegnarci i fondi i quali saranno gestiti interamente dalla Sovrintendenza. Sarebbe un bel riconoscimento nonché una ulteriore spinta a fare sempre meglio”.