ATESSA – Una strada intitolata a Sergio Marchionne, il grande manager abruzzese che ha salvato la Fiat dal fallimento e conquistato l’America dove lo hanno paragonato a Ford. L’Abruzzo vuole rendergli omaggio. Giulio Borrelli, Primo cittadino di Atessa e’ il primo sindaco d’Italia a lanciare l’idea di intitolargli una via. Insieme al primo cittadino di Atessa anche Vittorio Sgarbi (che e’ sindaco a Sutri, nel Lazio) lo ha fatto. Ma l’omaggio di Atessa a Marchionne – si legge sul quotidiano ‘Il Centro’ – assume un valore simbolico decisamente maggiore perche’ in Val di Sangro sorge la Sevel che deve molto al grande manager, nato a Chieti nel 1952 e morto a Zurigo il 25 luglio scorso. Cosi’ ad Atessa si pensa di legare il nome di Marchionne alla strada che conduce alla fabbrica del Ducato dove, il 9 luglio del 2013, Marchionne annuncio’ investimenti per oltre 700 milioni di euro.
“Gli abruzzesi cadono e si rialzano da soli, non perdono tempo a lamentarsi, ma fanno producono e ricostruiscono: credo che questo sia l’atteggiamento di cui ha bisogno l’Italia”, e’ la frase di Marchionne che restera’ scolpita per sempre nella memoria della nostra e sua regione. Una frase che anche Borrelli rievoca prima di spiegare al Centro la sua iniziativa. “Abbiamo la piu’ importante zona industriale dell’Abruzzo e del centro Italia”, dice, “qui c’e’ la Sevel, un’eccellenza del gruppo Fca su cui Marchionne ha fatto importanti investimenti produttivi. Si’, vogliamo intitolargli una strada. Ci sono delle procedure da rispettare, procedure secondo le quali dovrebbero passare almeno 10 anni dalla morte per intestare una strada a persone scomparse. La legge prevede che passi un congruo periodo di tempo, e’ vero, ma si possono fare eccezioni. Anche la chiesa, che per la beatificazione richiede passino parecchi anni, fa eccezioni. Non si tratta, qui, naturalmente, di beatificazione, ma di un giusto riconoscimento, in un luogo appropriato, a una persona di grandissimo rilievo”.