Dopo l’ennesimo incidente di caccia, verificatosi nelle Marche nei giorni scorsi e a causa del quale un bambino di dieci anni è finito in rianimazione con dei pallini conficcati nel cranio e sul volto, si infiamma la polemica e tornato alla carica gli intenti mai sopiti degli anticaccia.
«Come promesso alcune settimane fa sto effettuando tutti gli approfondimenti per verificare se è possibile fare un referendum marchigiano che limiti la caccia – annuncia il consigliere regionale del Pd, Gianluca Busilacchi – L’abolizione non è possibile a livello regionale, ma alcune limitazioni, in teoria, sì. La nostra legge regionale però rimanda molto al calendario venatorio che non può essere oggetto di referendum. Insomma sto continuando a studiare la cosa perché questi incidenti aumentano sempre più, la popolazione è giustamente esasperata e non è pensabile che i diritti di pochi abbiamo il sopravvento sui diritti della maggioranza dei cittadini. Andrò avanti con ogni mezzo, per fermarmi dovrete spararmi per davvero».
E l’iniziativa del consigliere regionale del Pd potrebbe essere ripresa dai colleghi di sinistra delle altre regioni d’Italia. Un effetto domino innescato dai recenti e ripetuti incidenti che si sono verificati all’inizio della stagione venatoria.