«Oggi, durante la votazione sul decreto Genova, abbiamo approvato un emendamento grazie al quale l’ospedale di Penne non sarà più condannato alla chiusura o al declassamento. Il provvedimento, infatti, consente alla Regione Abruzzo di derogare a quanto previsto dal decreto Lorenzin sulla riorganizzazione ospedaliera, in particolare per quanto riguarda le strutture che si trovano a 30 chilometri dai Comuni all’interno del cosiddetto ‘cratere sismico’ del Centro Italia».
Così, in una nota, il portavoce del MoVimento 5 Stelle Andrea Colletti, primo firmatario dell’emendamento approvato a Montecitorio.
«Con questo emendamento, non ci saranno più scuse e i cittadini potranno continuare a beneficiare del sistema sanitario del loro territorio. A differenza di chi abbandona la aree interne favorendone lo spopolamento, il Movimento 5 Stelle, insieme al Ministero della Salute, si impegna a beneficio di tutti i territori abruzzes», conclude Colletti.
Un emendamento che fa sperare anche Agnone… tutto sta a trovare un paese terremotato nel raggio di trenta km. Perché se il terremoto di agosto in Basso Molise ha costretto alla chiusura del ponte Sente, magari quello stesso sisma potrebbe tornare utile alla riapertura dei reparti ormai soppressi dell’ospedale “Caracciolo”.