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  • Quel maledetto palo è ancora lì, Del Basso: «Chiederò spiegazioni al procuratore»

    AGNONE – Un maledetto palo in mezzo ad una strada a scorrimento veloce, una vita e una famiglia già distrutte e il problema che non si è ancora risolto. Il pericolo resta in agguato sulla fondovalle Verrino e alimenta le proteste, legittime, degli agnonesi.

    L’avvocato Francesco Del Basso, ieri, ha denunciato pubblicamente la pericolosità che permane su quel tratto di strada, postando questo breve ma incisivo messaggio su Facebook:

    francesco_del_basso

    «Anche stasera, in ritardo, sono appena tornato a casa, transitando su quel tratto maledetto della fondovalle, che forse per esigenze di indagini ha ancora al centro della carreggiata gli stessi punteruoli in ferro. Una Alfa Romeo che mi precedeva, a velocità commisurata, forse a causa del terriccio sulla carreggiata, che sembra talco, è sbandata leggermente. Mi chiedo, cosa aspetta la ditta, la Provincia e “forse” la Procura a rimuovere i pali (peraltro non illuminati) ed a far pulire la strada. Si attende un altro evento luttuoso, come quello da cui non ci riprenderemo mai?».

    Per approfondire l’argomento abbiamo contattato telefonicamente Del Basso per un breve scambio di opinioni.

    Avvocato, allora, nonostante l’incidente dei giorni scorsi è rimasto tutto come prima? Possibile?

    «Certo, è incredibile, ma è così. Il palo è ancora lì e tutta la zona, nei pressi del cantiere, è piena di detriti che rendono ancor più pericoloso il transito dei veicoli, in particolare di notte, perché non ci sono segnali luminosi».

    Ma possibile che neanche dopo una vita spezzata si riesca a togliere quel pericoloso palo dalla carreggiata?

    «Non capisco davvero. Molto probabilmente ci sono delle indagini in corso, ma è evidente che neanche le esigenze di indagine possono andare a detrimento della sicurezza sulla strada. Chiederò lumi direttamente al procuratore capo di Isernia, il dottor Albano. Se invece si tratta di esigenze di cantiere, a causa dei lavori in corso, basterebbe rimuovere il palo e ripulire l’asfalto di sera, quando cioè il cantiere è chiuso. Non mi sembra così difficile».

    Intanto oggi il palo in questione, quello che ha ucciso un giovane agnonese, si presenta così come mostrato in questa immagine. E’ stato sostituito, in modo da ricreare il pericolo.

    palo maledetto

    Francesco Bottone

    effebottone@gmail.com

     

     

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