BELMONTE DEL SANNIO – Entro fine gennaio sarà pronto e depositato il progetto definitivo per gli interventi di messa in sicurezza del viadotto sul Sente tra Castiglione Messer Marino e Belmonte del Sannio.
E’ quanto confermano all’Eco fonti tecniche che stanno lavorando alla struttura di collegamento tra l’Alto Molise e l’Alto Vastese.
Nei giorni scorsi sono stati eseguiti tutti i controlli ed in particolare le indagini geologiche propedeutiche alla risoluzione dei problemi che hanno costretto le autorità competenti, in testa la Provincia di Isernia che gestisce la struttura, a chiudere al traffico veicolare il ponte “Longo”. I maggiori problemi si hanno sull’ormai famoso terzo pilone che sorregge l’impalcato. Il pilone ha subito una torsione e una conseguente traslazione dalla posizione originaria. La causa di questo movimento avverso e indesiderato è riconducibile alla presenza di acqua nel terreno sul quale negli anni scorsi venne realizzata la fondazione del pilone stesso. La fondazione è una struttura detta a botte e allo stato attuale risulta completamente riempita di acqua proveniente dalle profondità della terra. Un problema non certo recente, ma già noto ai tecnici da anni. Pare addirittura che già in fase di realizzazione dell’imponente struttura ci fossero stati problemi di inondazioni di acque di profondità. Una problematica evidentemente sottovalutata che però nel corso degli anni ha causato il noto movimento di rototraslazione della terza pila. Quel movimento ha causato un disallineamento dei piloni e soprattutto una riduzione sensibile della base di appoggio dell’impalcato sovrastante. Basterebbe un terremoto, anche non devastante, per far crollare l’impalcato. Questo almeno ha sottoscritto il tecnico che ha stilato, per conto della Provincia, la relazione, il documento che ha poi convinto il gestore della struttura a chiuderla al traffico per motivi di sicurezza. I lavori procedono spediti, con le indagini geologiche già completate e consegnate al tecnico che dovrà poi stilare il progetto definitivo e quello esecutivo. La tempistica dovrebbe essere questa, salvo intoppi burocratici o di altra natura: entro fine gennaio il progetto definitivo sarà pronto, con gli interventi veri e propri che potrebbero iniziare, realisticamente, entro l’estate e completarsi entro la fine del 2019. Fino ad allora, ovviamente, il ponte resterà chiuso al traffico con i veicoli deviati sulla ex statale Istonia, conosciuta ormai con il nome di mulattiera.
Francesco Bottone