BELMONTE DEL SANNIO – «Geniale un presidente di Provincia che prende in giro se stesso, dopo che qualcuno ha rivolto un complimento alla Regione che egli stesso ha contribuito ad amministrare. Dopo questa inopportuna autoironia spero nelle sue immediate dimissioni». La rete si scatena contro il presidente della Provincia, Lorenzo Coia, colpevole di aver postato sul suo profilo Facebook una immagine ironica che presenta l’Alto Molise come una «piccola Svizzera». Dopo aver preso parte ad un incontro ufficiale, proprio in Molise, insieme alla ministro della Difesa, il simpatico Coia ha postato quella immagine, modificando una tabella segnaletica al confine tra l’Alto Molise e l’Alto Vastese, lungo la “mulattiera”. La ministra aveva parlato del Molise come «una piccola Svizzera», con delle enormi potenzialità, soprattutto ambientali e legate alla qualità della vita, ma in ritardo e quindi da sostenere da parte delle istituzioni. E Coia, non si capisce bene se per farsi beffe della ministra o dell’Alto Molise stesso, ha pubblicato quella foto modificata: cancellata la scritta Molise e sostituita con quella “piccola Svizzera”. Apriti cielo, non lo avesse mai fatto: un coro di commenti polemici si è scatenato sulla sua pagina Facebook. E così Sandra Marcucci ne chiede pubblicamente, con il commento riportato in attacco del pezzo, le dimissioni da presidente della Provincia di Isernia. In effetti agli occhi di molti si è trattato di un post inopportuno, non fosse altro perché ironizza sulle sorti di un territorio, quello dell’Alto Molise, che è notoriamente il più marginale e periferico dell’intera regione Molise: senza servizi, neanche quelli essenziali, e condannato per questo ad un progressivo e galoppante spopolamento. «Di chi è la colpa se ci troviamo così? Forse di tutti quelli che ci hanno governato fino adesso, o no? Mi sbaglio? Urge una buona riflessione mi pare» commenta, caustico, Beltrando Sgriguoli. E Coia, crocifisso sul web, abbozza anche una difesa d’ufficio: «”Il Molise è una piccola Svizzera”. Così il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta, nei giorni scorsi con noi al Museo Internazionale delle Guerre Mondiali di Rocchetta a Volturno, per un convegno storico sulla rinascita dell’Esercito Italiano nel 1944». Immediata la risposta: «Ironizzare su un complimento non è elegante né un buon esempio da parte delle istituzioni». E Matteo De Simone aggiunge: «Curioso che lei, per ironizzare, pubblichi una foto di una disastratissima strada gestita dall’ente che lei presiede e rappresenta. Che poi bastava postare la foto di una qualsiasi strada dell’Alto Molise visto che tutte quelle gestite dalla Provincia fanno semplicemente vomitare. Mi ricorda un po’ Tafazzi questo post». Insomma, probabilmente Coia ha perso l’ennesima occasione per stare zitto o meglio, per non usare a sproposito il web.
Francesco Bottone